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domenica 19 gennaio 2014

Nostalgia





Per recarmi al lavoro, mi servo dell’autobus. La macchina è ferma sotto casa e da quando ho trovato quel parcheggio, non la prendo più.  Quindi, tutte le mattine sono lì alla fermata, e tutte le mattine alla stessa ora incontro delle persone, che come me prendono lo stesso mezzo per andare al lavoro; non le conosco, ma se dovessi incontrarle in luoghi diversi le identificherei immediatamente come "quelli dell’autobus". Che strano! Sono persone che mi sono diventate familiari, che fanno parte della mia vita quotidiana, pur non sapendo nulla di loro; mi preoccuperei se una mattina non dovessi più vederle alla fermata dell’autobus, sentirei quasi la mancanza di quelle vite, che senza conoscerle, “conosco” da tanto tempo e incontro tutti i giorni.

Come quel ragazzo, che cambia continuamente look, sempre con gli occhiali neri, che passa disinvoltamente dal vestito elegante ad un abbigliamento più comodo. O come quella signora sui 50 anni, sempre curata nell’aspetto, che non abbandona mai la lettura del suo libro. Oppure come quel signore, non più giovane, che si lamenta sempre dell’autobus che non arriva, o come quella bella ragazza dai lunghi capelli neri che porta sempre una grande borsa piena di carte e sta sempre al telefonino.

Il grande poeta e scrittore portoghese Fernando Pessoa scriveva: “ Nostalgia ! Ho nostalgia perfino di ciò che non è stato niente per me, per l'angoscia della fuga del tempo e la malattia del mistero della vita. Volti che vedevo abitualmente nelle mie strade abituali: se non li vedo più mi rattristo; eppure non mi sono stati niente, se non il simbolo di tutta la vita. Il vecchio anonimo dalle ghette sporche che mi incrociava quasi sempre alle nove e mezzo del mattino ? Il venditore zoppo dei biglietti della lotteria che mi seccava senza successo ? Il vecchietto tondo e rubizzo, col sigaro in bocca, che sostava sulla porta della tabaccheria ? Il pallido tabaccaio ? Cosa ne sarà di tutti costoro che, solo per averli sempre visti, hanno fatto parte della mia vita ? Domani scomparirò anch'io da Rua da Prata, da Rua dos Douradores, da Rua dos Fanqueiros. Domani anch'io - l'anima che sente e pensa, l'universo che io sono per me stesso - sì, domani anch'io sarò soltanto uno che ha smesso di passare in queste strade, uno che altri evocheranno vagamente con un "che ne sarà stato di lui ?". E tutto quanto ora faccio, quanto ora sento e vivo non sarà niente di più che un passante in meno nella quotidianità delle strade di una città qualsiasi “.

2 commenti:

  1. Interessante questa sua riflessione sul tema della nostalgia che, spaziando dalle sue osservazioni quotidiane alla fermata dell’autobus, dove è solito incontrare quasi le stesse persone tutti i giorni, si è spinto a rammentare le rimembranze del grande poeta e scrittore Pessoa. Sebbene io non mi senta una nostalgica per carattere non le nego che anche a me ogni tanto affiorino alla mente momenti di nostalgia, soprattutto per il tempo che trascorre così in fretta e che non dà tregua alla vita e non consente di perdere un momento, perché basta poco che da giovane ti ritrovi alla soglia della vecchiaia. E qui mi viene da ricordare il grande Orazio che con il suo Carpe diem forse ci voleva proprio spronare a cogliere quell’attimo fuggente e irripetibile per il quale magari la nostra vita potrebbe avere un altro corso. E nostalgia scrivevo tanto tempo fa in una mia poesia ricordando una cara persona scomparsa:

    Quando il mio cuore
    sentirà il bisogno delle tue parole
    che per lungo tempo
    hanno rincuorato il mio cammino
    la mia mente si affiderà
    al ricordo che eterno vive dentro di noi
    donandoci quali esseri umani
    sia le gioie della vita insieme
    che il lacerante dolore dell’abbandono.

    Ecco, dobbiamo ringraziare la nostra memoria che ci consente di tenere i ricordi in fondo al cuore e di tirarli fuori ogni qual volta ne sentiamo il bisogno anche se ciò comporta nostalgia.

    Isabella


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    1. La nostalgia ha sempre avuto come suo punto centrale il tempo: ossia il tempo che passa e che lascia ricordi. Anche se non siamo nostalgici, non possiamo non tener conto di quei ricordi. Grazie per il commento

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