…esercitano su di noi un forte richiamo,
hanno un’anima, certi luoghi, che parla alla nostra anima;
ce li portiamo dentro senza
saperlo, certi luoghi e, un bel giorno, si manifestano evidenziando quel legame
profondo che con essi abbiamo deciso di intrattenere;
certi luoghi ci elevano verso una
dimensione spirituale, forgiano la nostra vera identità, fortificano la nostra salute
mentale, allontanano la tristezza, sono una promessa di felicità;
certi luoghi ci rendono migliori
moralmente, esaltano i valori in cui crediamo, ci parlano di serenità, di
equilibrio, di armonia e offrono l’espressione di quell’intima affinità che
esiste tra ciò che vediamo e ciò che desideriamo essere;
certi luoghi custodiscono le
note del silenzio, lo sguardo lento della gente, la gioia durevole delle
piccole cose, il rumore dei nostri passi sul selciato in pietra;
certi luoghi - dove il tempo
sembra essersi fermato - incoraggiano uno stile di vita alternativo, un nuovo
modo di vedere le cose e di stare al mondo;
non ci fanno sentire mai soli,
certi luoghi, e ci attraggono profondamente, a volte senza capirne la vera
ragione; è come se proteggessero i nostri desideri, le nostre sensazioni, i
nostri stati d’animo;
certi luoghi li percepiamo come
un rifugio, sono cura dell’anima;
certi luoghi…
Ci hai affascinato spesso col tuo paesello in Cilento riuscendo, credo, a non rivelarne mai il nome (se non quelli di frazioni vicine), in una delicata discrezione a rendercelo ancora più magico, dipingerlo "(in)certo luogo" giustamente caro solo alla tua sensibilità. E comprendiamo come una umana ma sanissima gelosia verso questi personalissimi "rifugi cura dell'anima".
RispondiEliminaLe tue parole così delicate mi confortano: grazie Franco! Ho solo cercato di raccontare un sentimento universale che è il legame affettivo che ognuno di noi prova nei riguardi di certi luoghi. Chiamiamoli pure luoghi dell'anima. Questo sentimento per me è triplice. La prima immagine mi riporta ad una piccola abbazia dell’Umbria, San Cassiano, che mette a tacere quel monaco laico che alberga dentro di me. La seconda e terza immagine mi riconducono alle mie origini, in quel Cilento antico lontano dai clamori della modernità, dove posso trovare silenzio e contemplazione. La quarta immagine riprende uno scorcio del paese più antico della Costiera Amalfitana – si chiama Scala – un luogo poco conosciuto dal turismo di massa. Per me la Costiera Amalfitana è il paradiso sulla terra, è uno stato d’animo, un luogo del mondo che non è di questo mondo. Il luogo perfetto.
EliminaOggi ti trovo molto ispirato e io mi ritrovo in molte delle tue affermazioni, soprattutto questa: certi luoghi…offrono l’espressione di quell’intima affinità che esiste tra ciò che vediamo e ciò che desideriamo essere.
RispondiEliminaE guardando le quattro foto non avevo dubbi con quale ti identificassi, quel paesino abbarbicato tra i monti!
massimolegnani
E' vero: "quel paesino abbarbicato tra i monti" è quello che più mi si addice e che più mi somiglia. "Paese mio che stai sulla collina disteso come un vecchio addormentato"...così cantava Jose Feliciano tanto tempo fa. Ma non è il mio paese: io i paesi li amo tutti, perchè un pò si somigliano. Devo dirti, però, che anche i monasteri esercitano su di me un fascino arcano, un richiamo misterioso e irresistibile, luoghi del silenzio, dello spirito, della solitudine, metafora di una filosofia di vita semplice ed essenziale. E mi affascinano, poi, certi luoghi come quel paesino della Costiera Amalfitana sospeso tra cielo, terra e mare: una meraviglia per il corpo e l'anima. Un caro saluto.
EliminaQuant'è bello e intenso, questo post... come avviene sempre con i contenuti di valore, nello stesso tempo così personale e universale.
RispondiEliminaL'ho apprezzato traendone il piacere di qualcosa che mi corrisponde nel profondo e quindi condivido, tanto negli splendidi, irripetibili luoghi delle immagini, quanto ad ogni singolo e così ben delineato pensiero, sensazione, riflessione...
Involontariamente funge da invito irresistibile... Ad uno sguardo di distanza dal mare, uno dei miei più autentici posti dell'anima è Contovello, immortalata come meglio non si potrebbe dai versi di Umberto Saba, riportati qui da uno scrittore tedesco divenuto ormai più profondamente e autenticamente triestino di molti triestini, me compresa:
https://veitheinichen.com/luogo/contovello/
Grazie Siu per l’apprezzamento. Contovello, uno dei tuoi luoghi dell’anima? E’ un posto magnifico che io conosco. Non sapevo che fossi triestina. Ho vissuto a Trieste per due anni, una citta a misura d’uomo che mi è rimasta nel cuore. I libri di Svevo, San Giusto, P.zza Unità d’Italia, il caffè degli specchi, la bora, il grande Nino Benvenuti, il mare di Barcola…quanti ricordi! Ero giovane, allora, e arrivai nella tua città per motivi di lavoro…Bella la poesia di Saba su Contovello. Ciao Siu
EliminaMa pensa tu :-) Forse avremmo potuto incontrarci... o forse no, perchè io dopo aver studiato a Torino ho vissuto una ventina d'anni ad Aosta.
EliminaComunque Contovello non poteva non piacerti... ;-))
Sorrido. Chissà, magari ci siamo incrociati per le vie di Trieste...ma non ci conoscevamo :)
EliminaSeguendoti da diversi anni posso tranquillamente affermare che questo post ti calza a pennello,dovremmo riscoprire la bellezza dei tantissimi paesi che abbiamo in Italia...anche se per amarli e apprezzarli bisogna averli vissuto,viverci.
RispondiEliminaVoglio bene ai paesi.
Voglio bene a quelle case sgraziate
che ti accolgono alla periferia.
Voglio bene ai paesi e a quella panchina
davanti alla chiesa e a quel cane
che rovista in una busta vuota.
Voglio bene ai paesi quando c’è un funerale,
voglio bene a chi si toglie il cappello,
a chi abbassa lo sguardo.
Voglio bene ai paesi e a tutta la terra
che hanno intorno, al grano che cresce
sulle frane.
(Franco Arminio)
Grazie L. per questo tuo contributo che ho gradito davvero tanto. Sappiamo bene quanto Franco Arminio ami i paesi. Ciao :)
EliminaMolto bello questo tuo scritto, perché risulta essere una definizione completa di ciò che spesso non sappiamo spiegare. Certi luoghi posseggono questo valore, anche quelli in cui non abbiamo mai vissuto. Se abbiamo la fortuna di amare così quelli da cui proveniamo, allora siamo dei privilegiati.
RispondiEliminaGrazie, Luz, per la tua condivisione.
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