Tener bene a mente certe parole
di Papa Francesco è il modo migliore per ricordarlo, e per capire dove stiamo andando:
“Come vorrei una chiesa povera e
per i poveri! Per questo mi chiamo Francesco: come Francesco d’Assisi, uomo di
povertà, uomo di pace. L’uomo che ama e custodisce il Creato; e noi oggi
abbiamo una relazione non tanto buona col Creato”
“Quando una società ignora i
poveri, li perseguita, li criminalizza, li costringe a mafiarsi, quella società
si impoverisce fino alla miseria”
“Nessuna pace è possibile senza
un vero disarmo. L’esigenza che ogni popolo ha di provvedere alla propria
difesa non può trasformarsi in una corsa generale al riarmo”
“Serve il coraggio della bandiera bianca: il negoziato non è mai una resa”
“La guerra in Ucraina non è la
favola di Cappuccetto Rosso: Cappuccetto Rosso era buona e il lupo cattivo. Qui
non ci sono buoni e cattivi metafisici, in modo astratto. Emerge qualcosa di
globale, con elementi molto intrecciati. Un paio di mesi prima dell’inizio
della guerra ho incontrato un capo di Stato, un uomo saggio…molto preoccupato
per come si muoveva la Nato. Gli ho chiesto perché, mi ha risposto: stanno
abbaiando alle porte della Russia”
“Alcuni stati si sono impegnati
a spendere il 2% del Pil nell’acquisto di armi: sono dei pazzi”
“Oggi noi siamo in un mondo in
guerra dappertutto…noi siamo nella terza
guerra mondiale, ma a pezzi”
“No a un’economia dell’esclusione.
No all’idolatria del dio denaro”
“In questa società in cui c’è l’abitudine
di fare muri, voi fate ponti, per favore”
“Un cristiano se non è rivoluzionario
non è un cristiano”
“Se una persona gay e cerca il
Signore e ha buona volontà chi sono io per giudicarla?
“Se uno dice una parolaccia a
mia mamma io gli do un pugno”
“La corruzione spuzza”
Messe tutte insieme potrebbero quasi costituire un manifesto di buon senso e umanità. Anzi, senza quasi.
RispondiEliminaDici bene, Andrea, "buon senso e umanità". Un Papa coraggioso e controcorrente, come hai scritto sul tuo blog, che alzava la sua voce sul disarmo universale.
EliminaCredo che ce lo auguriamo un po' tutti. Parole sante difficili da mettere in pratica.
RispondiEliminaSi, parole difficili da mettere in pratica; Lui, però, ha avuto il coraggio di pronunciarle, credendoci, come mai era avvenuto nel passato. Spero che il suo successore faccia altrettanto e abbracci il suo pensiero
EliminaNon mi sorprende Pino che sei riuscito a scorgere quella forma e forza del "coraggio" nel Papa.Proprio ieri ascoltavo qualcuno che lo ha conosciuto più da vicino che non concordava su chi dice che il Papa ci ha lasciato un grande vuoto,semmai un grande pieno e devo inoltre aggiungere che queste stesse sue parole sono "disarmanti".
RispondiEliminaDici bene è " il modo migliore per ricordare Papa Francesco e per capire dove stiamo andando".Grazie e buona serata
Le parole di questo Papa sono chiare, nette, evangeliche. E più che unire, dividono: la politica e la stessa curia romana. E ora che è morto, gli stessi personaggi che, da vivo, gli remavano contro, si affannano in maniera ipocrita a fingersi suoi devoti seguaci. Ciao
EliminaConsiderando che la politica la fa da padrona in ogni ambito seducendo anche le persone più insospettabili, credo che l'unione vada "maggiormente cercata" e più che altro sentita e rafforzata ad un livello nostro interiore.Con questo non dico assolutamente di girarci dall'altra parte facendo finta che tutto vada bene ,ma non farsi corrompere a livello spirituale per ciò che per noi conta davvero.
Elimina"E ora che è morto, gli stessi personaggi che, da vivo, gli remavano contro, si affannano in maniera ipocrita a fingersi suoi devoti seguaci"
Questa è quella politica che non voto più ,quella più insidiosa in cui mi riconosco sempre meno ,anche se come ho scritto
in precedenza, paradossalmente allo stesso tempo mi ha portata a conoscere me per ciò che ha più priorità.
Tornando al Papa , non posso che esprimere un Grazie per essere stato con noi e fra noi anche dove non lo abbiamo riconosciuto , Grazie alla sua semplicità già come uscita dal primo buonasera e a tutto ciò che è riuscito a fare ,e non solo a dire, durante tutto il suo percorso .
Non sempre la nostra visione di coraggio si allinea comunemente verso Colui che si espone in prima persona cogliendo un bene pure abbastanza evidente, più spesso diventa una sfida egoistica verso se stessi nel trovare il pelo nell'uovo ,fraintendendo il coraggio dell'Amore e del messaggio che internamente contiene .
Buona giornata a te Pino e a tutti i tuoi commentatori:)
Grazie per il tuo commento, esauriente come sempre che sollecita altre considerazioni. Molti sono coloro che hanno criticato Papa Francesco. Tra questi, il filosofo e scrittore Marcello Veneziani il quale, nel suo blog, ha scritto che Bergoglio “non è stato un grande Papa…è stato, invece, un Papa Piccolo... Si è fatto piccolo per essere dentro questo tempo”. Bergoglio, secondo Veneziani, ha rinunciato al “divino in terra” e ha scelto di “umanizzare Cristo e il Vicario di Cristo in terra, fino a renderlo uno di noi…E’ apparso refrattario ai riti, ai simboli, alla liturgia sacra”. E ha cercato, scrive sempre Veneziani “la simpatia, a tratti la piacioneria, più che la conversione e il mistero della fede”. Insomma, mi par di capire che Bergoglio è stato un Papa umano ma non un Papa spirituale, lontano dalla ieraticità di un Paolo VI o di un Benedetto XVI. Per quanto mi riguarda, io scelgo il Papa umano che stringe mani, che dice “buona domenica e buon pranzo”, che si sposta con una utilitaria, che sta con gli ultimi della terra, che scaccia i mercanti dal tempio e dice che “Nessuna pace è possibile senza un vero disarmo”. Mi viene da pensare che quando un Papa è in qualche maniera osteggiato da certi potenti, da certe gerarchie - che siano ecclesiastiche o civili - ebbene significa che sta dalla parte giusta. E Papa Francesco, proprio per questo, è così amato dalla gente. Ciao L.
EliminaSempre dal blog di Veneziani mi è balzato agli occhi questo suo passo che incollo in questo tuo spazio .
Elimina— Papa Bergoglio raccoglieva simpatie di molti che cristiani e credenti non erano e che tali restavano; non ha convertito nessuno dei suoi simpatizzanti non credenti, mentre all’interno della cristianità, dicevamo, si è acuito il dissenso e la divisione tra i cattolici più legati alla tradizione e i cattolici più aperti ai tempi nuovi e al mondo sempre più scristianizzato. Ha dialogato più con i progressisti non cattolici che con i cattolici non progressisti; aperto ai primi, ostile ai secondi, la fede cattolica diventava una variabile secondaria rispetto alla posizione storico-sociale. Ha elogiato il dialogo intereligioso ma non a partire dai più vicini, come i cristiani ortodossi, di rito greco-bizantino, ma dai più lontani, come gli islamici e i più remoti nel mondo.
Avrei da ridire sul concetto di "conversione",non ci è dato sapere cosa smuove internamente un essere umano a livello di coscienza su ciò che porta a distinguere il bene dal male ,a prescindere dal suo credo. Magari legato soprattutto ad un senso di libertà interiore a cui si giunge da soli ascoltando anche il "messaggio".Ma credo che il Papa il messaggio rivoluzionario cristiano lo ha fatto passare eccome stando a quel che scrive il filosofo stesso ,altro che scristianizzare. Da qui poi a sapere con una data certezza quantificabile ad uno zero su quelli che Veneziani reputa "simpatizzanti non credenti" ricade in un contraddittorio senso di verità,fatta da punto di vista soggettivo e neanche tanto tradizionale (punto a cui lui tiene tanto), perché la "tradizione" è scritta nei vangeli e la "verità" è un riferimento oggettivo che riguarda ognuno di noi.
A me pare che si incorre nel rischio di vedere un Papa,come la verità e la spiritualità fatta a specchio e a misura nostra personale.Di Marcello Veneziani ne hai scritto Pino nel tuo blog e concordo su tanti suoi scritti ,ma su questo lo trovo di una contraddittorietà palese ,riporterei volentieri passi di vangelo che calzano a pennello sull'operato di Papa Francesco .Umano?Si e anche imperfetto ..anche quando ebbe uno strattone da una donna troppo insistente tra la folla e lui che reagisce e poi le scuse..:)
Grazie e buona giornata
Concordo. E grazie a te.
EliminaEppure...
RispondiEliminaEppure ha ribadito che una metà del mondo deve farsi servo dell'altra che ha privilegi e vanta ragioni indifendibili. Anche questa è guerra e a morire sono le donne, picchiate, stuprate e uccise in quanto non obbedienti ai desideri dei maschi. Io chiedo al prossimo papa di dare un segnale forte a questa società in declino.
Scusami Pino.
Il Papa, come un po' tutti i suoi predecessori, ha una sua pregiudiziale visione sul ruolo della donna nella chiesa cattolica, anche se dice che “la chiesa è donna” e poi aggiunge che “ la donna è più importante dell’uomo ma è brutto quando vuole fare l’uomo” e invita a non fare la guerra con delle “dicotomie ideologiche”. Certo, appare una posizione conservatrice e riduttiva sul ruolo della donna nella società moderna, che la vede ancora solo come moglie, madre e sorella. Mi auguro che il suo successore sappia affrontare meglio queste problematiche. Grazie Sari per questo tuo contributo.
EliminaMi sento vicino alle parole di Sari, molto buon parlare quello di Francesco ma avrei voluto vedere gesti eclatanti, gesti da Papa rivoluzionario davvero.
RispondiEliminaVerso le donne poi, sempre poco credito, a chi gli domandava come mai contassero così poco nella Chiesa la risposta elusiva era: "Ma come, Maria è una donna, e la persona più importante della Chiesa!".
Spero che il suo successore prosegua comunque spedito sulla sua strada.. e magari chiamarsi Francesco II sarebbe un buon segnale a tutti (anche a quelli che vorrebbero Becciu in Conclave..)
Un gesto eclatante sarebbe stato quello di andare a Gaza o in Ucraina. Ma tu credi che glielo avrebbero permesso? Io credo che un Francesco II non ci sarà. Molti di quelli che avevano eletto il Primo se n'erano già pentiti da tempo
EliminaLuciani ci sarebbe andato infatti.
EliminaNon voleva essere figurina.
Purtroppo Luciani è stato una meteora. Per me era simile a Papa Francesco. Ma il Padre se l'è chiamato prima del tempo
EliminaEra un rivoluzionario vero Luciani. La Chiesa ha tremato alle sue parole, e ha scelto veloci contromisure. Ora si sta già tornando al vecchio, prevedo brutti tempi, e il caso Becciu ne è davvero pessimo annuncio.. preghiamo..
EliminaAnch'io temo che si tornerà a passato. D'altra parte se la Chiesa non avesse seguito strenuamente la sua dottrina non starebbe qui da oltre duemila anni. E' la sua forza...e non basta, di tanto in tanto, un Luciani o un Bergoglio
EliminaDisse anche un paio di frasi infelici (almeno quelle che ho colto nell'ultimo anno), una riguardante il "fr*ocismo" o qualcosa del genere fra i novizi e una frase infelicissima sui medici "assassini" perché praticanti l'aborto. Però non mi sono lasciata distrarre da tutto quanto il bene che ha fatto e dichiarato. Ora per la chiesa cattolica sarà un bel problema eleggere la persona giusta, Francesco ha aperto una strada nuova, talmente rivoluzionaria da non piacere perfino a certe destre oltre a capi di governo, ecc.
RispondiEliminaFrasi infelici che però non hanno compromesso il suo pontificato. Chiunque sarà il suo successore non potrà non tenere conto dell'eredità che Papa Francesco ha lasciato
EliminaLa scelta sarà, per me, ovviamente giusta. Chiunque sia il successore prescelto, non dobbiamo dimenticare che tutto viene guidato dall'alto. Lo Spirito Santo non fallirà. Ricordiamo sempre che tutto dipende da Dio. Buona Domenica a voi e grazie del bellissimo post Pino.
RispondiEliminaGrazie Pia.
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