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sabato 9 aprile 2022

Il mio mondo racchiuso nei libri di 50 scrittori

 


Leggo Carlo Collodi perché con “le avventure di Pinocchio” ritorno bambino;

leggo Miguel de Cervantes perché non si può non amare “Don Chisciotte della Mancia”;

leggo Michel de Montaigne perché è saggio;

leggo Federico de Roberto perché ha scritto un bellissimo romanzo storico: i Vicerè;

leggo F. Dostoevskij per capire che in ogni essere umano c’è l’aspirazione ad un mondo migliore;

leggo Sandor Marai perché è raffinato;

leggo Guido Ceronetti perché è dissacrante;

leggo Ennio Flaiano perché è illuminante;

leggo Hermann Hesse perché è spirituale;

leggo Luciano De Crescenzo perché è simpatico;

leggo Gabriele D’Annunzio perché è solenne;

leggo Erri De Luca perché scrive come parla;

leggo Raffaele la Capria perché è l’unico napoletano che mal digerisce la “napoletanità”;

leggo Robert Walser perché voleva essere uno “zero assoluto”;

leggo Erasmo da Rotterdam (l’elogio della pazzia) perchè bisogna essere pazzi per essere felici;

leggo Anna Frank perché il suo “diario” mi fa piangere;

leggo W. Goethe perché posso viaggiare senza partire con il suoViaggio in Italia”;

leggo Ivan Goncarov (Oblomov) perché amo l’ozio e la lentezza;

leggo Antonio Gramsci (Lettere dal carcere) perché la scrittura ti salva dall’isolamento;

leggo Primo Levi (Se questo è un uomo) per non dimenticare l’orrore di cui è capace l’animo umano;

leggo Alberto Moravia perché mi ricorda gli anni della mia giovinezza;

leggo Fernando Pessoa perché descrive le sue inquietudini, che sono anche le mie;

leggo Elsa Morante de “L’sola di Arturo” perché amo Procida;

leggo J. D. Salinger perché con Il giovane Holden” cavalco le mie (poche) ribellioni adolescenziali;

leggo Herman Melville perché mi piace “lo scrivano Bartleby” che dice sempre di No;

leggo Lucio Anneo Seneca perché non mi stanco mai di leggere le “Lettere a Lucilio”;

leggo Italo Svevo perché mi rispecchio nei suoi personaggi inetti;

leggo Cesare Pavese perché non si può non leggerlo;

leggo Carlo Levi perché “Cristo si è fermato a Eboli”;

leggo Marcel Proust perché è il più grande, e proprio per questo faccio fatica a leggerlo;

leggo Antonio Tabucchi perché mi ha fatto conoscere Pessoa;

leggo G. Tomasi di Lampedusa perché ha scritto “Il Gattopardo”, quello del tutto cambia affinché nulla cambi;

leggo Franco Arminio perché è il poetico paesologo dei nostri tempi;

leggo Vladimir Nabokov perché “Lolita” si legge almeno una volta nella vita;

leggo Oscar Wilde perché “Il ritratto di Dorian Gray” è un libro meraviglioso;

leggo Lalla Romano perché ti fa navigare “nei mari estremi”;

leggo Arthur Schopenhauer perché è pessimista;

leggo Vittorino Andreoli perché è un pessimista che illumina;

leggo Thomas Mann perché è un grande scrittore;

leggo Henry Thoreau perché “l’uomo che viaggia solo può partire oggi; ma chi viaggia in compagnia deve aspettare che l’altro sia pronto”;

leggo Ernst Gombrich perché nessuno, meglio di lui, sa raccontare la bellezza;

leggo Sibilla Aleramo perché era una donna affascinante ed ha scritto “Una donna”;

leggo Giorgio Bassani perché continuo ad amare i suoi libri;

leggo Gian Piero Bona perché “Il silenzio delle cicale” è un romanzo di rara bellezza;

leggo Vitaliano Brancati perché è l’ironico cantore del “gallismo italico”;

leggo Gesualdo Bufalino per il suo stile colto e raffinato;

leggo Dino Buzzati perché “Il deserto dei tartari” celebra l’attesa, che oggi abbiamo smarrito;

leggo Vincenzo Cardarelli perché non esistono più poeti come lui;

leggo Serge Latouche perché la “decrescita felice” può salvare il pianeta e migliorare la qualità della vita;

leggo Italo Calvino perché bisogna leggere sempre i classici perché “un classico non ha mai finito di dire quel che ha da dire”. Parola di Calvino.

 

leggo….


12 commenti:

  1. Un mondo immenso, quello della lettura.. e infatti il tuo epilogo vale oro a prescindere da qualsiasi preferenza.. citi classici irrinunciabili o meno, a seconda del fascino col quale irretiscono il lettore. Ognuno poi ha i suoi feticci, i suoi maestri, i suoi vizi. Io continuerò ad amare Manganelli a vita.

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    1. Dici bene: ognuno è legato ai suoi libri che non finiscono mai di sorprendere. Sono quelli destinati a durare nel tempo, rispetto ad altri che invece consumiamo velocemente e poi dimentichiamo. Libri che meritano di essere letti e riletti, a distanza di tempo, per trovare in essi ciò che la prima volta ci è sfuggito. Libri che porteremmo con noi se decidessimo di scappare su quella famosa isola deserta. Io mi sono divertito ad elencare una cinquantina di autori e, naturalmente, ce ne sarebbero altri se allungassi l'elenco. E' chiaro, però, che non amo tutti alla stessa maniera: ognuno ha le sue qualità su cui mi soffermo ogni qualvolta ne sento il bisogno. Manganelli, ahimè, lo conosco ma non l'ho letto. D'altra parte non si può leggere tutto perchè qui abbiamo una sola vita; se ne trovassimo un'altra nell'aldilà, forse potremmo soddisfare tutte le nostre attuali carenze, visto che dovremmo stare lì per l'eternità :)
      Ciao Franco e stammi bene con i tuoi "maestri".

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  2. Belli e interessanti questi tuoi suggerimenti letterari
    Francesco

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  3. Avendo trovato molte consonanze, riprendo e continuo!
    (...)
    leggo Serge Latouche perché la “decrescita felice” può salvare il pianeta e migliorare la qualità della vita;

    leggo Italo Calvino perché bisogna leggere sempre i classici perché “un classico non ha mai finito di dire quel che ha da dire”. Parola di Calvino.

    leggo Natalia Ginzburg perché sento il suo minimalismo espressivo intenso, sapiente e tanto vicino;

    leggo Leone Tolstoj perchè "In morte di Ivan Il'ic" precorre l'angoscia degli esistenzialisti;

    leggo Wislawa Szymborska perché le sue poesie hanno una magnifica magia espressiva;

    leggo Giacomo Leopardi perché "Il naufragar m'è dolce in questo mare"

    leggo...

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    1. Grazie Maria per la tua integrazione, che è anche la mia, visto che gli autori da te aggiunti li conosco molto bene, per averli letti. E continuo a leggerli :)
      Ciao

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  4. Un po come Maria, nel commento più su, ho trovato molte consonanze con il precedente post sul chi sono i grandi scrittori e sul suggerimento che ci dà Italo Calvino nel suo libro, scrivendo una sorta di dichiarazione d'amore ai suoi preferiti:)

    Leggo e amo...leggere e amare,chissà che non abbiamo queste due stesse parole , (danzatrici da un post all'altro) una grande assonanza:)Mi chiedo se non sia una motivazione per la quale oggi leggendo di meno si ama di meno o viceversa ,il risultato non cambia.


    Buon inizio di settimana a te e ai tuoi fedeli lettori.


    L.

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    1. Amo e leggo…si – mia cara L. - sono partito proprio da quella “dichiarazione d’amore ai suoi preferiti” di Calvino per compilare i miei preferiti. Ma questo elenco, naturalmente, non è esaustivo e non esclude tutti gli altri grandi autori che meritano il nostro apprezzamento. Certo, “ognuno poi ha i suoi feticci, i suoi maestri, i suoi vizi” come scrive giustamente sopra il nostro Franco: questo però non deve escludere certi punti fermi della nostra letteratura che restano primari e necessari.
      Ti chiedi se oggi, leggendo di meno, si ami pure di meno, nel senso più ampio del termine: bella domanda, che richiederebbe un approfondimento. Diceva Voltaire: “lasciateci leggere e danzare, due divertimenti che non potranno mai fare del male al mondo”. E se provassimo a dire, lasciateci leggere e amare? :)
      Un caro saluto

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    2. F. Dostoevskij, perché è il più bravo
      D'annunzio e Flaiano, perché sono di Pescara
      Moravia, perché conosceva con molto anticipo il futuro
      Arpino, perché è il mio Nobel privato
      Luigi Giussani, per le minchiate scritte su Comunione e Liberazione
      Cesare Pavese, perché ha capito che il sacrificio è una cosa bestiale
      Friedrich Nietzsche, perché ha compreso che l'uomo vuole la libertà senza confini e farà fuori Dio per liberarsi del peccato
      Giacomo Leopardi, perché in una gita a Recanati ho scopato la figlia del Preside che era un fascista
      Gramsci, perché era un politico che sapeva commuoversi.

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    3. Vedo che abbiamo molte letture in comune: cambiano solo le motivazioni. Ciao Gus.

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  5. affascinante la sintesi che dedichi a ciascuno, precisa e stimolante a leggere quelli tra questi che non ho letto.
    un applauso
    ml

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    1. Mille grazie per l'apprezzamento, Carlo, e buona giornata a te :)

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