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sabato 11 settembre 2021

Il ritratto di Dorian Gray

 


Ho riletto con rinnovato piacere “Il ritratto di Dorian Gray” di Oscar Wilde. Aldo Busi, nella sua originale e sfrontata prefazione, rivolge una calda raccomandazione ai giovani di “lasciarsi avvelenare in quantità non modica” da questo libro meraviglioso. “Il veleno della letteratura – scrive Busi – acuisce il senso della normalità e della straordinaria bellezza di tutto ciò che essendo normale, non finisce mai di stupire e di interessare. Il veleno della letteratura non dà assuefazione e resta il solo che permetta viaggi sempre più distanti e esponenzialmente eccitanti”. Non servono le mie parole per raccontare questo libro: altri, molto più autorevoli di me, ne hanno scritto. Mi piace però riportare, di seguito, alcune citazioni raccolte dal libro di questo geniale scrittore, figura emblematica del decadentismo della letteratura di fine Ottocento.

Vi è una sola cosa al mondo peggiore del far parlare di sé, ed è il non far parlare di sé.

E’ meglio non essere differenti dai propri simili. I brutti e gli stupidi hanno la parte migliore in questo mondo: possono mettersi a loro agio e godersi lo spettacolo a bocca aperta. Se niente sanno della vittoria, viene per lo meno risparmiata loro la coscienza della sconfitta. Vivono come dovremmo tutti vivere, indisturbati, indifferenti, e senza inquietudine. Non portano rovina agli altri, né altri la portano a loro.

Quando una persona mi piace moltissimo non ne dico mai il nome a nessuno: è come rinunciare a una parte di lei. Ho imparato ad amare il segreto: mi sembra l’unica cosa che può rendere misteriosa – o splendida – la vita moderna. La cosa più banale diventa deliziosa se solamente la si nasconde.

Forse dimentichi che sono sposato, e l’unico fascino del matrimonio è nel rendere assolutamente necessaria per entrambe le parti una vita di inganni. Non so mai dov’è mia moglie, e lei non sa mai cosa sto facendo. Quando ci incontriamo, ci raccontiamo le storie più assurde con le facce più serie.

Con un abito da sera e la cravatta bianca, come hai detto una volta, chiunque, anche un agente di cambio, può conquistarsi la reputazione di persona civile.

Quelli che sono sempre fedeli sanno solo il lato banale dell’amore: mentre gli infedeli ne conoscono le tragedie.

Ogni influenza è immorale…perchè influenzare qualcuno significa dargli la propria anima.

L’unico modo di liberarsi di una tentazione è di abbandonarsi ad essa. Resisti, e la tua anima si ammala di nostalgia per le cose che si è proibita, di desiderio per ciò che le sue mostruose leggi hanno reso mostruoso e illecito. E’ stato detto che i grandi eventi del mondo hanno luogo nella mente. Ed è nella mente, e solo lì, che si commettono anche i grandi peccati dell’umanità.

La giovinezza è l’unica cosa che val la pena di possedere.

Sempre! E’ una parola tremenda. Rabbrividisco quando la sento pronunciare. Piace molto alle donne, che rovinano ogni bella favola tentando di farla durare per sempre. E poi è una parola senza significato.

L’unica differenza fra un capriccio e una passione eterna è che il capriccio dura un po' più a lungo.

Perdendo la bellezza, quale che essa sia, si perde tutto.

Posso aver compassione di tutto, tranne che della sofferenza. Di quella non ho nessuna pietà. E’ troppo brutta, mostruosa, avvilente. Mi sembra di una tremenda morbosità questa simpatia che al giorno d’oggi hanno tutti per il dolore: della vita bisogna amare i colori, la bellezza, la gioia. E le ferite, meno se ne parla meglio è.

Per riprendersi la giovinezza basta ripeterne tutte le sciocchezze.

Al giorno d’oggi la gente sa il prezzo di tutto e non conosce il valore di niente.

Gli uomini si sposano per stanchezza, le donne per curiosità. E se ne pentono sia gli uni che gli altri.

Nessuna donna è un genio. Le donne sono un sesso decorativo: non hanno mai niente da dire, ma lo esprimono in modo incantevole. Sono il trionfo della materia sullo spirito, così come gli uomini sono il trionfo dello spirito sulla morale.

La ricerca della bellezza è il vero segreto della vita.

Ciò che chiamano lealtà o fedeltà a me sembra più che altro letargo dell’abitudine, o mancanza di fantasia. La fedeltà è per la vita sentimentale ciò che la coerenza è per la vita dell’intelletto – una pura e semplice ammissione di fallimento.

Un grande poeta, un poeta veramente grande, è la più grande, è la più impoetica delle creature. I poeti con minore talento, invece, hanno molto più fascino: più le loro rime sono scadenti, più pittoreschi essi appaiono. Il solo fatto di aver pubblicato un libro di sonetti mediocri rende una persona irresistibile, perché vive quella poesia che non sa scrivere. Gli altri scrivono la poesia che non hanno il coraggio di vivere.

Una sigaretta è l’esempio perfetto del vero piacere. E’ squisita e ti lascia insoddisfatto.

Amo il teatro: è tanto più vero della vita.

Esistono solo due tipi di persone realmente affascinanti: quelle che sanno assolutamente tutto, e quelle che non sanno assolutamente niente.

Viviamo in un’epoca in cui solo le cose inutili sono veramente indispensabili.

E’ ben magra consolazione sentirsi dire che l’uomo che ci ha offerto una pessima cena ha una vita privata irreprensibile.

Da noi basta che un uomo abbia cervello e si distingua dagli altri perché la lingua dei mediocri gli si scateni contro.

Forse non ci si sente mai tanto a proprio agio come quando si è costretti a recitare una parte.

Quante sciocchezze dice la gente sui matrimoni felici…un uomo può essere felice con qualsiasi donna – purchè non la ami.

Non ho mai cercato la felicità. Chi vuole la felicità? Io ho inseguito il piacere.

Non ho paura della morte: è il venire a me della morte che mi terrorizza.

E’ l’incertezza che affascina. Un velo di nebbia rende incantevole ogni cosa.

La tragedia della vecchiaia non è l’essere vecchi, ma continuare ad essere giovani.

Tu sei il simbolo di ciò che la nostra epoca va cercando e ha paura di aver trovato. Come sono felice che tu non abbia mai creato niente, scolpito una statua, dipinto un quadro, o prodotto nulla al di fuori di te stesso. La vita è stata la tua arte. Hai fatto del tuo essere una musica – i tuoi giorni sono i tuoi sonetti.


4 commenti:

  1. Oscar Wilde è decisamente il mago dell'aforisma.. adoro il suo "A volte è meglio tacere e sembrare degli stupidi, piuttosto che aprir bocca e togliere ogni dubbio"

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  2. provocatorio, intrigante, spiazzante, ma anche acuto, sensibile, veritiero, Wilde è impareggiabile nel fornire punti di vista originali e non scontati.
    massimolegnani

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    1. Concordo con te, Carlo, ed è per questo che i suoi libri vengono ancora pubblicati, e poi, letti e riletti. Manca, nella letteratura contemporanea, uno scrittore come lui.

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