Ho riletto con rinnovato piacere
“Il ritratto di Dorian Gray” di Oscar Wilde. Aldo Busi, nella sua originale e sfrontata
prefazione, rivolge una calda raccomandazione ai giovani di “lasciarsi
avvelenare in quantità non modica” da questo libro meraviglioso. “Il
veleno della letteratura – scrive Busi – acuisce il senso della
normalità e della straordinaria bellezza di tutto ciò che essendo normale, non
finisce mai di stupire e di interessare. Il veleno della letteratura non dà
assuefazione e resta il solo che permetta viaggi sempre più distanti e
esponenzialmente eccitanti”. Non servono le mie parole per raccontare
questo libro: altri, molto più autorevoli di me, ne hanno scritto. Mi piace
però riportare, di seguito, alcune citazioni raccolte dal libro di questo geniale
scrittore, figura emblematica del decadentismo della letteratura di fine
Ottocento.
Vi è una sola cosa al mondo
peggiore del far parlare di sé, ed è il non far parlare di sé.
E’ meglio non essere differenti
dai propri simili. I brutti e gli stupidi hanno la parte migliore in questo
mondo: possono mettersi a loro agio e godersi lo spettacolo a bocca aperta. Se
niente sanno della vittoria, viene per lo meno risparmiata loro la coscienza
della sconfitta. Vivono come dovremmo tutti vivere, indisturbati, indifferenti,
e senza inquietudine. Non portano rovina agli altri, né altri la portano a
loro.
Quando una persona mi piace
moltissimo non ne dico mai il nome a nessuno: è come rinunciare a una parte di
lei. Ho imparato ad amare il segreto: mi sembra l’unica cosa che può rendere
misteriosa – o splendida – la vita moderna. La cosa più banale diventa
deliziosa se solamente la si nasconde.
Forse dimentichi che sono
sposato, e l’unico fascino del matrimonio è nel rendere assolutamente
necessaria per entrambe le parti una vita di inganni. Non so mai dov’è mia
moglie, e lei non sa mai cosa sto facendo. Quando ci incontriamo, ci
raccontiamo le storie più assurde con le facce più serie.
Con un abito da sera e la
cravatta bianca, come hai detto una volta, chiunque, anche un agente di cambio,
può conquistarsi la reputazione di persona civile.
Quelli che sono sempre fedeli
sanno solo il lato banale dell’amore: mentre gli infedeli ne conoscono le
tragedie.
Ogni influenza è immorale…perchè
influenzare qualcuno significa dargli la propria anima.
L’unico modo di liberarsi di una
tentazione è di abbandonarsi ad essa. Resisti, e la tua anima si ammala di
nostalgia per le cose che si è proibita, di desiderio per ciò che le sue
mostruose leggi hanno reso mostruoso e illecito. E’ stato detto che i grandi
eventi del mondo hanno luogo nella mente. Ed è nella mente, e solo lì, che si
commettono anche i grandi peccati dell’umanità.
La giovinezza è l’unica cosa che
val la pena di possedere.
Sempre! E’ una parola tremenda.
Rabbrividisco quando la sento pronunciare. Piace molto alle donne, che rovinano
ogni bella favola tentando di farla durare per sempre. E poi è una parola senza
significato.
L’unica differenza fra un
capriccio e una passione eterna è che il capriccio dura un po' più a lungo.
Perdendo la bellezza, quale che
essa sia, si perde tutto.
Posso aver compassione di tutto,
tranne che della sofferenza. Di quella non ho nessuna pietà. E’ troppo brutta,
mostruosa, avvilente. Mi sembra di una tremenda morbosità questa simpatia che
al giorno d’oggi hanno tutti per il dolore: della vita bisogna amare i colori,
la bellezza, la gioia. E le ferite, meno se ne parla meglio è.
Per riprendersi la giovinezza
basta ripeterne tutte le sciocchezze.
Al giorno d’oggi la gente sa il
prezzo di tutto e non conosce il valore di niente.
Gli uomini si sposano per
stanchezza, le donne per curiosità. E se ne pentono sia gli uni che gli altri.
Nessuna donna è un genio. Le
donne sono un sesso decorativo: non hanno mai niente da dire, ma lo esprimono
in modo incantevole. Sono il trionfo della materia sullo spirito, così come gli
uomini sono il trionfo dello spirito sulla morale.
La ricerca della bellezza è il
vero segreto della vita.
Ciò che chiamano lealtà o
fedeltà a me sembra più che altro letargo dell’abitudine, o mancanza di
fantasia. La fedeltà è per la vita sentimentale ciò che la coerenza è per la
vita dell’intelletto – una pura e semplice ammissione di fallimento.
Un grande poeta, un poeta
veramente grande, è la più grande, è la più impoetica delle creature. I poeti
con minore talento, invece, hanno molto più fascino: più le loro rime sono
scadenti, più pittoreschi essi appaiono. Il solo fatto di aver pubblicato un
libro di sonetti mediocri rende una persona irresistibile, perché vive quella
poesia che non sa scrivere. Gli altri scrivono la poesia che non hanno il
coraggio di vivere.
Una sigaretta è l’esempio
perfetto del vero piacere. E’ squisita e ti lascia insoddisfatto.
Amo il teatro: è tanto più vero
della vita.
Esistono solo due tipi di
persone realmente affascinanti: quelle che sanno assolutamente tutto, e quelle
che non sanno assolutamente niente.
Viviamo in un’epoca in cui solo
le cose inutili sono veramente indispensabili.
E’ ben magra consolazione
sentirsi dire che l’uomo che ci ha offerto una pessima cena ha una vita privata
irreprensibile.
Da noi basta che un uomo abbia
cervello e si distingua dagli altri perché la lingua dei mediocri gli si
scateni contro.
Forse non ci si sente mai tanto
a proprio agio come quando si è costretti a recitare una parte.
Quante sciocchezze dice la gente
sui matrimoni felici…un uomo può essere felice con qualsiasi donna – purchè non
la ami.
Non ho mai cercato la felicità.
Chi vuole la felicità? Io ho inseguito il piacere.
Non ho paura della morte: è il venire
a me della morte che mi terrorizza.
E’ l’incertezza che affascina.
Un velo di nebbia rende incantevole ogni cosa.
La tragedia della vecchiaia non
è l’essere vecchi, ma continuare ad essere giovani.
Tu sei il simbolo di ciò che la
nostra epoca va cercando e ha paura di aver trovato. Come sono felice che tu
non abbia mai creato niente, scolpito una statua, dipinto un quadro, o prodotto
nulla al di fuori di te stesso. La vita è stata la tua arte. Hai fatto del tuo
essere una musica – i tuoi giorni sono i tuoi sonetti.
Oscar Wilde è decisamente il mago dell'aforisma.. adoro il suo "A volte è meglio tacere e sembrare degli stupidi, piuttosto che aprir bocca e togliere ogni dubbio"
RispondiEliminaQuesto non lo conoscevo...me lo sono segnato :)
Eliminaprovocatorio, intrigante, spiazzante, ma anche acuto, sensibile, veritiero, Wilde è impareggiabile nel fornire punti di vista originali e non scontati.
RispondiEliminamassimolegnani
Concordo con te, Carlo, ed è per questo che i suoi libri vengono ancora pubblicati, e poi, letti e riletti. Manca, nella letteratura contemporanea, uno scrittore come lui.
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