“…E’ così evidente che lo
spirito venga considerato l’elemento supremo e dominante su qualsiasi altro. Lo
impariamo a scuola. Chi può si adorna di spirito, se ne abbellisce. Legato ad
alcunché, lo spirito è l’elemento più diffuso al mondo. Lo spirito della
fedeltà, lo spirito dell’amore, uno spirito virile, uno spirito colto, il più
importante spirito del nostro tempo, teniamo alto lo spirito di questa o di
quell’altra impresa, agiamo secondo lo spirito del nostro movimento: come
suonano rassicuranti e inoffensive queste espressioni fino ai gradi più bassi.
Tutto il resto, i crimini che si compiono ogni giorno o la mai paga avidità di
guadagno, sembra in confronto come l’inconfessabile, come la sporcizia che Dio
si toglie dalle unghie dei piedi.
Ma quando lo spirito se ne sta
lì da solo, un sostantivo nudo, spoglio come un fantasma al quale si vorrebbe
prestare un lenzuolo, che cosa accade allora? Si possono leggere poeti, studiare
filosofi, comprare quadri e trascorrere intere nottate a discutere; ma è
spirito quello che si ottiene così? Mettiamo pure che lo si ottenga, ma poi lo
si possiede? Questo spirito è così fortemente legato alla forma contingente
nella quale si presenta! Passa attraverso l’individuo che vorrebbe accoglierlo,
e si lascia dietro solo una piccola vibrazione. Che cosa ce ne facciamo di
tutto questo spirito? Lo si continua a produrre su montagne di carta, di
pietra, di tela in quantità addirittura astronomiche; altrettanto di continuo lo
si gusta e lo si assimila con un impegno smisurato di energia nervosa: ma che
ne è poi dello spirito? Scompare come un’allucinazione? Si scompone in
particelle? Si sottrae alla legge fisica della conservazione?
Non c’è proporzione tra tutto quello
spreco e i granelli di polvere che scendono dentro di noi e lentamente si
posano. Dove va, dov’è, che cos’è? Forse se ne sapessimo di più calerebbe sul
termine “spirito” un silenzio opprimente…”
di Robert Musil
...lo spirito della politica.
RispondiEliminaFrancesco
...come fottere l'elettore :)
Elimina(mi è scappato)
Lo spirito senza passione, curiosità, amore di cuore e voglia di sorprendersi è esercizio arido, inutile orpello, distintivo di carta, che non incrocia mai la coscienza.
RispondiEliminaUno spirito insensibile che non si eleva sul mondo materiale...
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