Il Natale è
una festa cristiana che celebra la nascita di Gesù avvenuta in una grotta di
Betlemme, oltre duemila anni fa. Ma il Natale è soprattutto uno stato
d’animo. E, vista l’isteria collettiva di questi giorni che si percepisce
andando in giro, per la stragrande maggioranza delle persone il Natale è
sinonimo di regali (inutili), panettoni e abbuffate a tavola. Di cristiano c’è
davvero poco. Il mio stato d’animo è simile a quello che esprime
Giuseppe Ungaretti in una sua famosa poesia del 1916. Allora c’era la guerra, e
la voglia di festeggiare il Natale era poca. Ma se l’avesse scritta oggi, io credo che
non avrebbe cambiato nemmeno una virgola che, tra l’altro, nemmeno c’è:
Natale
Non ho voglia
di tuffarmi
in un gomitolo
di strade
Ho tanta
stanchezza
sulle spalle
Lasciatemi così
come una
cosa
posata
in un
angolo
e dimenticata
Qui
non si sente
altro
che il caldo buono
Sto
con le quattro
capriole
di fumo
del focolare
Non ho voglia
di tuffarmi
in un gomitolo
di strade
Ho tanta
stanchezza
sulle spalle
Lasciatemi così
come una
cosa
posata
in un
angolo
e dimenticata
Qui
non si sente
altro
che il caldo buono
Sto
con le quattro
capriole
di fumo
del focolare
Natale confuso con Disneyland mi mette molto disagio, è una festa cristiana, non è la festa di tutti.
RispondiEliminaSono d'accordo con te, Sara...Buon Anno
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