Di sera mi piace saltare da un libro ad un altro, leggiucchiare di qua e di là, per non essere tentato dalla televisione. E
così facendo mi è capitato di leggere l’opinione di due grandi pensatori del
passato su un argomento molto interessante: l’amicizia tra un uomo e una donna.
Il primo - il poeta e scrittore argentino
Borges - scriveva che l’amicizia tra un uomo e una donna è sempre un poco
erotica, anche se inconsciamente, mentre l’altro - Nietzsche - affermava che
“un uomo può stringere legami di amicizia con una donna, ma per mantenerla è
necessario il concorso di una leggera avversione fisica”. Borges - in altre
parole - concede qualche spiraglio a tale sentimento, anche se velato da una
inconscia attrazione fisica che può facilmente sconfinare e andare oltre,
mentre il filosofo tedesco dice, in parole povere, che un uomo può avere una
donna per amico solo se questa donna è brutta.
Insomma,
i due grandi pensatori non mi aiutano affatto nel consolidare l’amicizia con
una donna, non mi danno alcuna certezza, mi scaraventano nel dubbio e, a
sentire loro, mi par di capire che io stia sempre in bilico, tra un attestato
di stima per la mia correttezza nei suoi confronti - da una parte - e un eventuale
ceffone, dall’altra, per avere sconfinato o per essermi avventurato in “esplorazioni”
non consentite. E soprattutto non gradite. A parte gli
scherzi e lasciando perdere ciò che pensano i filosofi del passato, ritengo
che l’amicizia tra un uomo e una donna sia un sentimento alquanto contrastante
e non facile da gestire, a volte carico di ambiguità, fatto di tentazioni
represse e malcelate complicità. L’occasione può essere vissuta, tuttavia, come
una sorta di amicizia “amorosa”; e se riesce a correre su binari regolari,
senza coinvolgimenti fisici ed emotivi, la probabilità che possa durare per
sempre è davvero molto alta. E’ chiaro, però, che il fattore puramente fisico
nel rapporto uomo-donna esiste sempre, non si può negare; si sa che in natura i
sessi opposti si attraggono, magari in senso univoco. Ricordo che quando
lavoravo in ufficio avevo installato sul desktop del mio computer una bella
madonna di Antonello da Messina, la quale più che “salva schermo” per me fungeva
da “salva amicizia”. Infatti mi rivolgevo a quella immagine misericordiosa nei
momenti in cui l'amicizia che mi legava alla mia collega di stanza, nei
cui confronti non nutrivo alcuna “avversione fisica”, sembrava tentennare. E devo
dire che tale amicizia dura tuttora, a dispetto di quanto sosteneva Nietzsche.
difficile dire chi tra i due pensatori abbia per me ragione.
RispondiEliminac'è del vero nel cinismo dell'uno come nel sentimentalismo dell'altro.
ho letto che tra i ragazzi si va diffondendo la tendenza ad avere un amico/a di letto. Una persona, cioè, con cui si sconfina dal sesso ad altri interessi comuni senza che questo sfoci in amore, anzi pare che questo tipo di rapporto illimitato possa esistere senza interferire con legami d'amore più tradizionale da parte di entrambi i contraenti.
Insomma, pura fantascienza per noi di ben altra generazione.
massimolegnani
Eheh...caro Carlo, il confronto con i giovani di oggi - dici bene tu - è "pura fantascienza". Se sapessero che io chiedo aiuto, per queste cose, a Nietzsche e a Borges, si farebbero un sacco di risate.
Eliminal'amicizia tra uomo e donna è possibile se non scatta attrazione ma solo affetto chiaro e sincero.
RispondiEliminaSono d'accordo!
EliminaIo non riesco a "schedare" così tramauticamente i rapporti umani, in generale e ancor di più tra uomo e donna. Ogni amicizia è un caso a sé.
RispondiEliminaOgni relazione si sviluppa secondo itinerari imprevedibili: è il rischio, ma anche il bello, della vita
Io non riesco a "schedare" così tramauticamente i rapporti umani, in generale e ancor di più tra uomo e donna. Ogni amicizia è un caso a sé.
RispondiEliminaOgni relazione si sviluppa secondo itinerari imprevedibili: è il rischio, ma anche il bello, della vita
"Ogni amicizia è un caso a sé"...è vero. Tuttavia l'amicizia tra un uomo e una donna appare, almeno in teoria, ancora più problematica. Ma sono d'accordo con te: non si possono schedare i rapporti umani
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