Ho ricevuto in regalo per le
feste di Natale un libriccino di ricette di cucina la cui autrice, Priscilla Musu - come riporta nelle sue brevi
note biografiche - “nata a Roma per fare
l’architetto, si è ritrovata a Torino a lavorare per le Ferrovie dello Stato,
ma da sempre la cucina è una delle sue grandi passioni”. Non mi era mai
capitato, prima d’ora, di ricevere in regalo un libro di ricette. Se devo
proprio dire la verità, è un testo che probabilmente non avrei mai comprato perché la
gastronomia in prosa non è il mio genere preferito di lettura. E poi, lo
ammetto, avverto una certa insofferenza nei confronti delle opere gastronomiche
che ormai hanno invaso tutti i luoghi e monopolizzato il settore, i cui autori
– tutte facce note dello spettacolo – fanno bella mostra dalla quarta di
copertina dei loro “capolavori”. A volte mi viene da pensare, guardando le
vetrine delle librerie addobbate a festa con questi volumi, senza contare le
mille ricette che vengono proposte quotidianamente dai tanti programmi che
impazzano in televisione, che la gente non legga altro che ricette e che si
dedichi solo alla cucina, consultando i libri dei propri beniamini. Ma la gastronomia
è una cosa importante e non può essere lasciata nelle mani di persone
incompetenti che si credono eredi di Pellegrino Artusi.
“Il piccolo libro della cucina veloce ma chic”, questo il titolo del
libro di Priscilla Musu, si discosta dai tanti manuali alla moda e si fa
apprezzare, prima ancora che per le sue ricette, innanzitutto per le sue
dimensioni ridotte e per la sua accattivante copertina color fucsia. Caratteristiche,
queste, che richiamano immediatamente l’attenzione e lo sguardo di qualsiasi
lettore distratto. Pubblicato dalla Iacobelli Editore in formato tascabile,
appare come un piccolo e delicato Davide se lo confrontiamo con i tanti Golia che
– con malcelata arroganza - mostrano i muscoli ( o meglio la faccia famosa
dell’autore ) sugli scaffali delle librerie. Con le sue piccole dimensioni
sembra quasi volersi nascondere, non risulta affatto invadente e sfacciato come
i suoi dirimpettai che dall’alto della loro presunzione sembrano dire: non sai
chi sono io. Lui invece appare discreto, un testo che occupa poco spazio e
perciò trova facilmente posto nella nostra libreria. E perché no: nelle nostre
tasche. E già questo rappresenta un aspetto positivo che lo pone al di sopra
dei tanti suoi simili più noti e famosi. Nella sua essenziale semplicità e
nella sua veste grafica così funzionale e seducente, questo piccolo libro di
cucina esalta “sapori, colori e odori”
di alcune sfiziose ricette “nella
speranza – scrive l’autrice nella presentazione – di risvegliare il gusto della sperimentazione e il piacere della
ristorazione di qualità”. E noi oggi abbiamo davvero bisogno di stimolare,
prima ancora che l’interesse per la ristorazione di qualità, quell’antico
piacere per la cucina e per il mangiare sano, che sono stati ormai completamente
soffocati dalla fretta.
Il libro si rivolge proprio a chi ha fretta e va sempre
di corsa, a chi è indaffarato e non trova mai il tempo per cucinare, a chi non
sa andare oltre il solito panino o la solita fettina con l’insalata, soluzioni
quest’ultime che si adattano benissimo alla velocità dei nostri tempi. Eppure, il
cibo è fonte di piacere e di godimento perché appaga tutti i nostri sensi. E
una ristorazione di qualità la possiamo trovare anche in una cucina veloce:
basta saper coniugare gli ingredienti giusti, come ha saputo fare – con
passione e competenza - l’autrice di questo piccolo e prezioso manuale. Allora
sfogliamolo e affidiamoci alle appetitose ricette che ci propone (calde e
fredde) per tutti i giorni; consultiamo la preparazione delle salse e delle
paste; lasciamoci guidare dai suoi consigli, impariamo a preparare quei suoi
sfiziosi piatti ricchi di tradizione e di gusto, che renderanno meno faticose
le nostre giornate. Il tutto per una cucina veloce sempre all’insegna della
salute e del benessere. Un libro che si tiene sul palmo di una mano mentre con
l’altra, in maniera veloce, possiamo divertirci preparando succulenti piatti a
base di involtini di melanzane o di vitello con asparagi…cartocci di ceci
fritti o focaccia con scamorza…soufflé di cavolfiore o crostatina di scarola…insalata
affumicata o stuzzichini con broccoletti e bresaola. E tanti altri ancora: c’è
solo l’imbarazzo della scelta.
sto prendendo gusto a cucinare ma aborro i libri di cucina, non seguo le ricette, preferisco improvvisare con alterna fortuna e costante divertimento. Ma forse un libricino così umile e simpatico mi potrebbe essere utile. :)
RispondiEliminamassimolegnani
...e te lo consiglio: è pratico, è utile, costa poco e non reprime la creatività in cucina :-)
EliminaSono un po' come Carlo: preferisco prendere ispirazione ma poi faccio come voglio. E cucinare mi piace e mi riesce pure!
RispondiEliminaAnche a me piace stare in cucina, però non sempre mi riesce tutto alla perfezione. E allora qualche suggerimento da chi ne sa più di noi è bene prenderlo. :-)
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