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mercoledì 19 marzo 2014

RECENSIONE: "A proposito di donne" di Isabella Coluzzi



Ho letto, con molta curiosità, il libro “A proposito di donne”  scritto da una scrittrice esordiente e non potevo astenermi dal fare la mia personale riflessione sulla sua opera letteraria, così come faccio ad ogni felice lettura portata a termine.

Ai tanti libri che ci parlano delle donne - scritti da donne - le cui storie sono state raccontate nella nostra letteratura passata e presente, si aggiungono anche questi racconti brevi, frutto del suo esordio letterario, elaborati con  leggerezza e garbo, con fantasia e sentimento, con passione e sensibilità. Una sensibilità, direi, tutta femminile.

Le donne che troviamo nei 13 racconti - diverse eppure eguali tra di loro - sono interessate da un sentimento comune di “amore” e tutte si interrogano sul proprio vissuto per cercarne il senso, anche attraverso un singolo episodio caratterizzante la propria esistenza. Attraverso un racconto intriso di sensibilità, ma anche velato di leggera sofferenza e nostalgia - con uno sguardo autobiografico introspettivo molto forte -  il libro affronta i diversi momenti del percorso di crescita e di maturità delle protagoniste.

Questi racconti ripongono al centro dell’attenzione la donna in tutte le sue componenti psico-fisiche; sono tanti tasselli che vengono incuneati, completando un mosaico fatto di storie, di emozioni e di sentimenti da cui emerge l’universo femminile nei suoi innumerevoli aspetti. Anche se, devo dire, si ha l’impressione che sia sempre la stessa donna che racconta e si racconta, seppure con nomi diversi e in situazioni differenti.

La scrittrice produce un tipo di “scrittura al femminile”, a volte dai risvolti narrativi un po’ scontati, attenta, comunque, ad ogni piccolo sconvolgimento interiore dei suoi personaggi, attraverso la costruzione di immagini di donne che, seppure nate dalla sua immaginazione, riflettono in qualche maniera i tratti della sua anima e della sua personalità. Una scrittura al femminile che predilige storie romantiche, con infatuazioni e delusioni, slanci passionali e cinici distacchi, sogni infranti e desideri inappagati. Una scrittura al femminile caratterizzata da uno spiccato e compiaciuto sentimentalismo, a volte  un pò sdolcinato e ingenuo. Una scrittura in cui pone sempre al centro dell’attenzione il sentimento dell’amore in tutte le sue sfaccettature, tra il sogno e la realtà, in una continua ricerca di verità, in cui l’amore di volta in volta veste i panni della passione erotica e del rapporto matrimoniale... dell’abbandono e del tradimento...dell’amicizia e del colpevole tormento interiore.

In questa simbolica narrazione, si  innestano le varie figure di donne, attraverso le quali l’autrice cerca sempre di esaltare la bellezza in tutte le accezioni del termine : bellezza di un corpo...bellezza di un paesaggio...bellezza di un sentimento....bellezza di una sensazione. E senza dimenticare che il destino a volte è ingrato, soprattutto quando “la bellezza”, quella fisica, viene aggredita inesorabilmente dalla malattia e dalla sofferenza.

1 commento:

  1. Ho letto e apprezzato con piacere la recensione al mio libro di Racconti brevi “A proposito di donne” che mi hai voluto dedicare. E devo anche aggiungere che quanto sottolineato sul mio stile a volte anche un po’ sdolcinato e romantico mi ha lusingato e non mi ha affatto deluso. In fondo, in quei 13 racconti di donne si racchiude il mio sentire di donna, perché no romantica e un po’ retrò, che mai rinuncerà a mettere al centro della propria vita l’amore in tutte le sue sfaccettature. E il mio punto di arrivo, se così si può chiamare, visto che sono un’esordiente, è stato quello di riuscire a mettere per iscritto quelle sensazioni così intime e profonde che appartengono alla sfera emozionale e che molto spesso cerchiamo di nascondere. E poi non mi è dispiaciuto pubblicare il libro che devo dire è stato anche apprezzato da altre persone che lo hanno letto. Comunque, grazi per la tua attenzione nei miei confronti, fa sempre piacere leggere qualcosa che ci riguarda, pur fosse una critica, in questo caso mi sembra benevola.

    Un caro saluto

    Isabella

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