Dopo le “Virtù dell’ozio”, scritto nel 2001, il cui titolo
già sintetizzava una filosofia di vita, Armando Torno appare nelle librerie con
questo suo ultimo libro “Elogio dell’egoismo” con cui sembra voler riflettere
ancora una volta su alcune tematiche a lui molto care: il tempo vissuto
freneticamente, l’amor proprio, i falsi valori che spadroneggiano in questa
nostra società.
Attraverso una scrittura pacata e piacevole, ci invita a
vincere l’ansia e gli affanni che ci assillano quotidianamente, a coltivare con
più attenzione il nostro amor proprio, insomma a pensare di più a noi stessi,
ad essere un po’ egoisti e a non lasciarci schiacciare da quelle false sirene
che in ogni momento della giornata sembrano volerci catturare.
Ci ricorda che su questa terra abbiamo a disposizione una
sola esistenza e, pertanto non ci conviene buttarla via. Viviamo in un tempo in
cui siamo portati a fare troppe cose insieme. Da qui nasce l’ansia. E allora
limitiamoci alle azioni essenziali, impariamo a guardare le cose con il giusto
distacco.
Attraverso le sue pagine, lo scrittore ci invita a diffidare
da coloro che appaiono sempre impegnati e che non riposano mai; si scaglia con
ironia contro la consolidata abitudine delle “riunioni” sui posti di lavoro “chissà
perché la nostra epoca ne ha un bisogno forsennato, continuo,
irrefrenabile...ci si riunisce a volte senza una precisa ragione, senza nemmeno
accorgersi che si sarebbero potute evitare ottenendo risultati migliori”. Ci
mette in guardia dal dio denaro, che sembra essere diventato il valore
assoluto, una vera schiavitù, con cui misurare
ogni azione, ogni comportamento umano; ci consiglia di adoperare con
parsimonia il telefonino, perché se da un lato ci consente di comunicare
velocemente con tutti, dall’altro “ci assilla e mette a dura prova il nostro
sistema nervoso”.
Il libro è costellato di citazioni, di consigli, di
osservazioni essenziali sulla natura umana, tratte dalle opere dei grandi della
letteratura e della filosofia. Si affida, a conforto delle sue riflessioni, alle
parole di Seneca e di Marco Aurelio, di
Montaigne e di Oscar Wilde, di Epicuro e di Orazio e di tanti altri pensatori
della nostra antica e recente storia.
Un libro da gustare, oserei dire da tenere sul comodino, con
cui riflettere per combattere gli egoismi del mondo contemporaneo e conoscere
un po’ la natura umana.
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