venerdì 22 novembre 2013

RECENSIONE: "ELOGIO DELL'EGOISMO" di ARMANDO TORNO


 
    Dopo le “Virtù dell’ozio”, scritto nel 2001, il cui titolo già sintetizzava una filosofia di vita, Armando Torno appare nelle librerie con questo suo ultimo libro “Elogio dell’egoismo” con cui sembra voler riflettere ancora una volta su alcune tematiche a lui molto care: il tempo vissuto freneticamente, l’amor proprio, i falsi valori che spadroneggiano in questa nostra società.
    Attraverso una scrittura pacata e piacevole, ci invita a vincere l’ansia e gli affanni che ci assillano quotidianamente, a coltivare con più attenzione il nostro amor proprio, insomma a pensare di più a noi stessi, ad essere un po’ egoisti e a non lasciarci schiacciare da quelle false sirene che in ogni momento della giornata sembrano volerci catturare.
    Ci ricorda che su questa terra abbiamo a disposizione una sola esistenza e, pertanto non ci conviene buttarla via. Viviamo in un tempo in cui siamo portati a fare troppe cose insieme. Da qui nasce l’ansia. E allora limitiamoci alle azioni essenziali, impariamo a guardare le cose con il giusto distacco.
    Attraverso le sue pagine, lo scrittore ci invita a diffidare da coloro che appaiono sempre impegnati e che non riposano mai; si scaglia con ironia contro la consolidata abitudine delle “riunioni” sui posti di lavoro “chissà perché la nostra epoca ne ha un bisogno forsennato, continuo, irrefrenabile...ci si riunisce a volte senza una precisa ragione, senza nemmeno accorgersi che si sarebbero potute evitare ottenendo risultati migliori”. Ci mette in guardia dal dio denaro, che sembra essere diventato il valore assoluto, una vera schiavitù, con cui misurare  ogni azione, ogni comportamento umano; ci consiglia di adoperare con parsimonia il telefonino, perché se da un lato ci consente di comunicare velocemente con tutti, dall’altro “ci assilla e mette a dura prova il nostro sistema nervoso”.
    Il libro è costellato di citazioni, di consigli, di osservazioni essenziali sulla natura umana, tratte dalle opere dei grandi della letteratura e della filosofia. Si affida, a conforto delle sue riflessioni, alle parole di Seneca  e di Marco Aurelio, di Montaigne e di Oscar Wilde, di Epicuro e di Orazio e di tanti altri pensatori della nostra antica e recente storia.
    Un libro da gustare, oserei dire da tenere sul comodino, con cui riflettere per combattere gli egoismi del mondo contemporaneo e conoscere un po’ la natura umana.
 
 

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