Per me la libreria - la mia libreria - è fatta di desideri:
di leggere ...(libri che sono in attesa di essere letti); di rileggere ...(libri
che vorrei tanto riprendere in mano); di possedere ... (ah! questo libro mi
piacerebbe averlo).
È fatta di sbagli : libri di cui se ne poteva fare a meno, ma l'ho capito tardi,
ed ora mi dispiace rivenderli, darli via.
E’ fatta di forzature: quel libro l’ho preso perché non
potevo uscire dalla libreria senza niente.
E’ fatta di prestiti: libri mai restituiti (ebbene sì, un
paio.... dimenticanze).
È fatta di assenze: tutti quelli che stanno ancora altrove e che per ora qui non trovano posto; tutti quelli che avrei voluto comprare ma per i quali sto esercitando la virtù della moderazione; tutti quelli che spero arriveranno.
È fatta di gran confusione: libri alti e bassi, grandi e piccoli, bianchi e gialli, rossi e blu, neri e verdi, belli e brutti, tascabili e rilegati, sporchi di muffa e ancora profumati di carta nuova, comprati nuovi di zecca o trovati nei mercatini, parcheggiati in doppia fila, accucciati di piatto davanti agli altri, accatastati sopra gli altri.
È fatta di assenze: tutti quelli che stanno ancora altrove e che per ora qui non trovano posto; tutti quelli che avrei voluto comprare ma per i quali sto esercitando la virtù della moderazione; tutti quelli che spero arriveranno.
È fatta di gran confusione: libri alti e bassi, grandi e piccoli, bianchi e gialli, rossi e blu, neri e verdi, belli e brutti, tascabili e rilegati, sporchi di muffa e ancora profumati di carta nuova, comprati nuovi di zecca o trovati nei mercatini, parcheggiati in doppia fila, accucciati di piatto davanti agli altri, accatastati sopra gli altri.
E’ fatta di difficoltà: libri che ho cominciato a leggere,
ma che non riesco a portare a termine.
E’ fatta di ricordi: libri ricevuti in regalo, tra le
cui righe posso scorgere o ritrovare la persona che me li ha regalati; libri
che mi riportano alla mia giovinezza ed alle mie prime letture; libri che non
si dimenticano mai, come il primo amore.
E’ fatta di rimpianti: nel guardare tutti quei libri che
stanno davanti a me, non posso non pensare che a volte la vita si prende gioco di
loro e si vendica, maltrattando l’intelligenza.
Che bello questo post, lo sento particolarmente vero, anche un po' mio.
RispondiEliminaHo uno spazio per i libri anche nella mia camera, ho sempre immaginato che durante la notte i personaggi escano dalle pagine, sguscino sotto le porte e vadano a farsi un giro, sbalorditi e meravigliati dal nostro mondo, quello che tutti i giorni abbiamo sotto i nostri occhi.
Mi piace pensare che prima di rientrare nelle loro pagine mi mandino un bacio.
Grazie Lory per le parole di apprezzamento e scusa il ritardo. Ciao
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