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giovedì 4 luglio 2024

Ninna nanna della guerra

 


Solo un grande poeta come Trilussa poteva denunciare l’insensatezza e l’ipocrisia e la nefandezza e l’atrocità della guerra - di tutte le guerre - con una ninna nanna dedicata a un bambino. La sua satira dolce amara, in dialetto romanesco, è un atto di accusa, quanto mai attuale, rivolto ai potenti della terra.

Ninna nanna, nanna ninna,
er pupetto vò la zinna:
dormi, dormi, cocco bello,
sennò chiamo Farfarello
Farfarello e Gujermone
che se mette a pecorone,
Gujermone e Ceccopeppe
che se regge co le zeppe,
co le zeppe d’un impero
mezzo giallo e mezzo nero.

Ninna nanna, pija sonno
ché se dormi nun vedrai
tante infamie e tanti guai
che succedeno ner monno
fra le spade e li fucili de li popoli civili...

Ninna nanna, tu nun senti
li sospiri e li lamenti
de la gente che se scanna
per un matto che commanna;
che se scanna e che s’ammazza
a vantaggio de la razza...

O a vantaggio d’una fede
per un Dio che nun se vede,
ma che serve da riparo
ar Sovrano macellaro.

Ché quer covo d’assassini
che c’insanguina la terra
sa benone che la guerra
è un gran giro de quatrini
che prepara le risorse
pe’ li ladri de le Borse.

Fa’ la ninna, cocco bello,
finché dura ’sto macello:
fa’ la ninna, ché domani
rivedremo li sovrani
che se scambieno la stima
boni amichi come prima.

So cuggini e fra parenti
nun se fanno comprimenti:
torneranno più cordiali
li rapporti personali.

E riuniti fra de loro
senza l’ombra d’un rimorso,
ce faranno un ber discorso
su la Pace e sul Lavoro
pe quer popolo cojone
risparmiato dar cannone!


Trilussa


10 commenti:

  1. E Claudio Baglioni ne fece una versione cantata molto bella. https://www.youtube.com/watch?v=nzLgC0kW6ts

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    1. Grazie Luz, per avermelo ricordato. L'ho ascoltata con piacere. Baglioni è tra i miei cantanti preferiti: una voce unica

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  2. Poeti e anime sensibili si pronunciano in continuazione contro la guerra, spero solo che tutti quelli a favore, vengano arruolati in prima linea, assieme a chi le provoca.

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    1. Armiamoci e partite, lo slogan dei tanti guerrafondai da salotto televisivo. Si, li vorrei vedere anch'io in prima linea.

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  3. "...l’insensatezza e l’ipocrisia e la nefandezza e l’atrocità della guerra - di tutte le guerre -


    Siamo evoluti sotto tantissimi aspetti durante il corso degli anni, ma che senso ha un evoluzione materiale senza conoscenza e consapevolezza spirituale?

    Collezionismo e fanatismo di costruzioni belliche sofisticate per abbattere quel nemico fuori di noi e magari un giorno con grande ritardo scoprire che il nemico era in noi ,raggiungendo compromessi con il male,eseguendo ordini e direttive senza "rompere le righe".

    I potenti del mondo per accrescere la loro sete di potere,dettano ordini dall'alto puntando sul nemico da abbattere senza farne spese sulla loro pelle ,ma attraverso un esercito di uomini indottrinati a eseguire ordini ,come macchine collegate a fili sconnesse dal cuore .Puntare armi e procedere su tanta gente innocente e poi gridare alla vittoria,di cosa e per chi?
    La guerra è una dimostrazione di fallimento sotto tutti gli aspetti,in primis quello umano ,un grado di ignoranza difficile da debellare ,ma sempre più chiara e evidente ai nostri occhi.

    Grazie e buona giornata Pino

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    1. Grazie L. per il tuo prezioso contributo contro la guerra. Buona giornata a te.

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  4. bravo Trilussa, feroce e tenero, quanto mai attuale.
    massimolegnani

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    1. Un poeta dialettale che sapeva farsi capire da tutti con le sue denunce contro il potere. Ciao Carlo

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  5. Straconosciuta e di una bellezza e semplicità "disarmante".
    L'augurio è che riesca davvero, un giorno..

    PROMEMORIA di Gianni Rodari
    Ci sono cose da fare ogni giorno:
    lavarsi, studiare, giocare,
    preparare la tavola,
    a mezzogiorno.
    Ci sono cose da far di notte:
    chiudere gli occhi, dormire,
    avere sogni da sognare,
    orecchie per sentire.
    Ci sono cose da non fare mai,
    né di giorno né di notte,
    né per mare né per terra:
    per esempio, la guerra.

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    1. Grazie, Franco. Bisognerebbe farla leggere, di giorno e di notte, a quei matti che comandano, direbbe Trilussa. Purtroppo quelli non hanno "sogni da sognare" né "orecchie per sentire"

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