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giovedì 2 maggio 2024

Tramonto

 


“ Dove potrei rifugiarmi – diceva Holderlin per bocca di Iperione – se non avessi i cari giorni della mia giovinezza ?”. E dove potrei ritrovarli quei giorni – mi viene da pensare – se non tra i vicoli, le pietre, i panorami del mio paesello nativo, testimone delle sensazioni di quell’età fortunata? E allora, quando la fatica del vivere in città diventa gravosa, mi rifugio in quel luogo dell’anima, custode dei miei ricordi, per recuperare brandelli di pace e di silenzio. E di bellezza.

E così - l’altra sera - mi trovavo sul terrazzino di casa che guarda verso il mare dove si staglia la sagoma inconfondibile dell’isola di Capri. La magia dell’ora mi aveva abbagliato. Chi volesse riflettere sulla bellezza del creato dovrebbe cominciare dal tramonto. Dalla sua luce incantata che non scende più sulle cose in maniera diretta, ma le accarezza leggermente di lato affinandole con quel colore vicino al rosso, che appare quasi irreale.

Fascino, meraviglia, mistero: sono i sentimenti che provavo osservando il sole che si nascondeva piano piano dietro l’orizzonte del mare, nell’ora più dolce del giorno: il tramonto. Ma che altro è la bellezza se non una visione incantevole che ti può trafiggere l’anima come un dolore?


11 commenti:

  1. Esiste un luogo sulla costa meridionale della Sicilia ad occidente in provincia di Trapani dove il tramonto ha esattamente la pregnanza di cui parli. Negli ultimi anni lo han capito certi operatori turistici della zona di Marsala e oggi ci sono locali in cui la portata principale di sera è lo spettacolo del tramonto sulle Egadi. Quando entra in scena lascia senza fiato ma io ne assaggiai la seduzione già sessantanni fa. Ne ho scritto e il testo apparirà in rete al momento giusto.

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    1. Ciao Enzo. La Sicilia è meravigliosamente esagerata: come i suoi tramonti.

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  2. stupende le tue parole, la chiusa soprattutto che condivido in pieno, e affascinante il tuo tramonto sul mare.
    ml

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    1. Grazie per le tue parole di apprezzamento. Un caro saluto.

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  3. Credo ormai che sia impossibile non avere
    un "luogo dell'anima" per ritrovare quella dimensione e quel ristoro ,anche se tentano di mettercela tutta per cementificare la fisicità di certi luoghi.

    La mia anima un po ne soffre quando i cambiamenti sono così evidenti e drastici,rappresenta un po' la metafora di un uccello che non trova più il suo nido.

    Ci sarà un motivo credo se gli uccelli fanno i nidi così in alto ,magari per dare rifugio al senso di fragilità dei piccoli esposti
    a predatori e avversità climatiche.

    Ma l'anima non fa altrettanto?Cerca un riparo per difenderci da predatori con sembianze sempre più umane.

    Allora il nido lo ritroviamo comunque,anzi è lui che ci invita ad entrarci dentro ,basta un "tramonto" da te descritto e capire che nessuna speculazione economica può comprarlo,venderlo , cementificarlo ,calpestarlo.

    È lì davanti agli occhi di tutti con la meraviglia dei colori dell'Anima.

    Buon fine settimana :)

    L.

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    1. Mi piace l'immagine del nido quale luogo dell'anima. Buona domenica, L.

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  4. Sai di quanti tramonti io imbratti il mio blog, tramonti che mi cercano perchè li amo, mi intrigano ogni santo giorno. Una bellezza ogni volta differente, instancabile, testimone di sapienza e genio infinito, di pacatezza incantata. Credo di comprenderti anche se poi ognuno assorbe bellezza a suo modo. Ad esempio il rapporto col mio paesello, non nativo, ma dove ho trascorso oltre sessanta estati, la giovinezza, l'adolescenza, gli amori, i dolori, le amicizie e le liti, le rotture, le grandi scelte di vita quasi sempre all'ombra delle sue vie, tradimenti, svolte, ripensamenti, sliding doors, porte chiuse che ancora oggi reclamano dei perché. Ecco, nel mio paesello, quando ci torno, sempre più di rado perché mi grida addosso tutto questo, rivedo persone che ho amato e che non rivedo altrove, perché i legami di vacanza, anche di parenti stretti, sono fortissimamente legati soprattutto a quel luogo. Il mio paesello, che ora restituisce solo malinconie, disincanto, non serenità di tempo andato.. non saprei come spiegarti, è un rifugio di infinita bellezza, ma i brandelli sono malinconici, per quanto di pace e silenzio si tratti, sono un passato che forse ripercorrerei in maniera diversa, col fardello del senno di poi, chissà..
    Franco Battaglia

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    1. "ognuno assorbe bellezza a suo modo". Dici bene. Perchè ognuno di noi ha un suo modo di osservare e interiorizzare sensazioni. Ciao Franco

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  5. Ciao Marina, non so perchè, ma il tuo commento - sotto riportato - non appare per le vie normali. Comunque ti ringrazio.

    Sposo in pieno quello che hai risposto a Enzo: la Sicilia è meravigliosamente esagerata!
    Il tramonto è davvero lo spettacolo più bello della natura. Ne ho una raccolta fotografica ricca: credo sia il panorama più fotografato al mondo! Ma quanto sei fortunato ad avere da casa tua una vista così straordinaria sul mare!
    Marina

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