Cerca nel blog

mercoledì 1 febbraio 2023

Reminiscenze scolastiche

 


In quarta ginnasio avevamo un anziano professore di matematica (si chiamava Capo) il quale, ad ogni lezione, soleva ripeterci la consueta bonaria esortazione: “mi raccomando ragazzi, se qualcuno di voi non capisce qualcosa, alzi pure la mano…”. Ma nessuno mai si azzardava, vuoi perché la lezione appariva chiara, vuoi perché nessuno voleva fare la figura del somaro. Devo dire che la matematica non era il mio forte. E un giorno, dopo la solita lezione con esercizi e formule alla lavagna – vincendo la mia innata timidezza – alzai la fatidica mano: “Scusi professore, ma quel passaggio non l’ho capito; le sarei grato se potesse spiegarmelo di nuovo”. Mi aspettavo che il professore mettesse in pratica quel suo accorato appello, finalmente contento di poter ripetere a qualcuno quanto aveva appena detto: però mi sbagliavo. Infatti, guardandomi con un sorrisetto tra il serafico e il canzonatorio, il professor Capo esclamò: capirai…capirai! Naturalmente la risposta scatenò un coro di risate da parte di tutta la classe. Ci rimasi molto male e mi lasciai quasi cadere sul banco, rosso come un peperone e consapevole di essere stato preso in giro in una maniera così irridente. E dal quel momento diventai quello del capirai .

Ho sempre pensato che il professor Capo – che mi era pure simpatico, nonostante tutto – aspettasse qualcuno di noi al varco per poter fare quella sua battuta di spirito di patate. Altrimenti non si spiega perché – da quel giorno – non osò più ripetere a tutti noi quel suo incoraggiamento ad alzare la mano alla fine di ogni sua lezione.


11 commenti:

  1. interessante questo stralcio di scuola.
    evidentemente quell'invito a chiedere chiarimenti era solo formale, se poi ha liquidato la tua alzata di mano con una battuta banale anzichè riprendere da capo con pazienza la spiegazione
    ml.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Era uno zuzzurellone...si divertiva così :)
      Ciao Carlo

      Elimina
  2. se una persona non riesce ad insegnare senza umiliare i suoi studenti non è un buon insegnante

    RispondiElimina
    Risposte
    1. E' un mestiere difficile, quello dell'insegnante, e forse non tutti sono all'altezza del ruolo che rivestono

      Elimina
  3. Ecco uno cui sparare a pallini di gomma in classe.. ahah

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Povero professor Capo. Voglio essere buono con lui: credo si sia pentito di quella battuta e forse ancora si sta rigirando nella tomba :)

      Elimina
  4. Mi ha fatto sorridere questo tuo aneddoto:) oggi però la situazione si è completamente ribaltata in quanto ogni docente, prima di fare la scelta all'insegnamento,deve frequentare un corso di autodifesa e possedere un patentino di idoneità psicologica,per affrontare i comportamenti violenti e trasgressivi che diversi ragazzi e ragazze assumono,divulgando nel web il soggetto che diventa oggetto di bullismo .Risultato di un educazione ormai del tutto assente ,da parte di chi per prima ha messo al mondo questi ragazzi.Certo non si può ,e forse nemmeno si deve ,generalizzare tra docenti e alunni ma se si va di questo passo temo che anche i ragazzi timidi ,educati e i bravi insegnanti saranno eccezioni destinate solo nel mirino di qualcosa che è a Capo di una società in rovina...

    Certo come dice il dottor Vittorino Andreoli ,l'insegnante deve avere una certa "autorevolezza",mica tanto scontatamente facile in questa società che crede di demolire ogni formalità senza accorgersi di non cancellare festoni e decorazioni bensì la sacralità stessa della vita ! La scuola è un Ente educativo e formativo che non deve e non può essere banalizzato "sparando pallini di gomma in classe verso una dicente" che riproduce l'effetto gogna verso una "persona "nel web.Dico "persona"perché prescinde dal ruolo lavorativo che svolge...Credo che bisogna sempre meditare su certe situazioni,come spesso mi ripeto,al posto dell'altro potrebbe rientrare chiunque di noi sotto altri aspetti...e magari un giorno qualcuno potrebbe direzionare quei pallini di gomma versi di noi...(scusami Pino ma questo è in riferimento a un episodio che ha fatto discutere nel web e nei blog)

    E che dire poi dell' Ironia?

    L'ironia è facile,la fede difficile,e nessuno si fa beffa di chi ironizza,tutti son pronti a schernirti se reciti un atto di fede.(Oriana Fallaci)

    Buon venerdì:)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. I tuoi commenti sono sempre approfonditi…grazie L.
      Premetto che, con questo mio post, non volevo fare una riflessione seria sulla scuola e su tutti i problemi che si porta dietro, da sempre. Comunque sono completamente d’accordo con te quando scrivi che oggi “ogni docente, prima di fare la scelta all'insegnamento, deve frequentare un corso di autodifesa e possedere un patentino di idoneità psicologica, per affrontare i comportamenti violenti e trasgressivi che diversi ragazzi e ragazze assumono, divulgando nel web il soggetto che diventa oggetto di bullismo”. Ed io ne so qualcosa perché mia moglie fa l’insegnante. Ma la situazione, oggi, si è ribaltata anche sotto altri aspetti e, paradossalmente, le persone educate ed intelligenti non vengono elevate ma emarginate, se non si adeguano ai comportamenti della maggioranza.
      Buona domenica

      Elimina
  5. Il tuo prof. andrebbe inserito in un manuale di pedagogia negativa... Che tristezza i docenti inadeguati... Buona domenica e grazie della condivisione di questo squarcio di vita scolastica.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Si, mi fece fare la figura del fesso...ed io che ero timido ci rimasi molto male. Ciao Maria e buona domenica anche a te :)

      Elimina
  6. ...e infatti, da quel giorno, io non ho mai più alzato la mano e mi sono tenuto tutte le mie lacune. Ciao Valeria

    RispondiElimina