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domenica 1 novembre 2020

A che cosa serve la poesia

 


Vi faccio un esempio.

Prendete una coppia che va abbastanza bene:

due o tre lustri di convivenza

casa figli interessi comuni.

I coniugi però, non essendo né sordi né orbi

né privi di altri sensi

naturalmente non immuni

dal notare che il mondo è pieno di persone attraenti

dell'altro sesso

di cui alcune, per circostanze favorevoli,

sarebbero passibili di un  incontro a letto.

 

Sorge allora un problema che propone tre soluzioni.

 

La prima è la tradizionale repressione

non concupire eccetera non appropriarti dell'altrui proprietà

per cui il coniuge viene equiparato a un comò

Luigi XVI o a un televisore a colori

o a un qualsiasi oggetto di un certo valore

che non sarebbe corretto rubare.

 

La seconda soluzione è l'adulterio

altrettanto tradizionale

che crea una quantità di complicazioni

la lealtà (glielo dico o non glielo dico?)

lo squallore di motel occasionali

la necessità di costruire marchingegni di copertura

che non eliminano la paura

di fastidiose spiegazioni.

 

La terza soluzione è senza dubbio la più pratica

Si prendono i turbamenti e i sentimenti

le emozioni e le tentazioni

si mescolano bene si amalgama l'immagine

con un brodo di fantasia

e ci si fa su una poesia

che si mastica e si sublima

fino a corretta stesura sulla macchina da scrivere

e infine si manda giù

si digerisce con un pò di amaro

d'erbe naturali

e poi non ci si pensa più.

 

Joyce Lussu

20 commenti:

  1. La sublimazione di Freud trasportata dalla psicoanalisi alla letteratura...

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    1. Sintesi perfetta di uno studioso di quell'insieme di funzioni emozionali e cerebrali che costituiscono la psiche umana.

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  2. Singolare ma fortemente limitante. D'accordo che le tentazioni vengano sublimate. Eppoi anche derubricate e considerate sotto mille altri aspetti fino a non nuocere ma, anzi, a creare panorami da osservare piacevolmente.
    Ma ridurre la poesia a semplice cane da guardia no. Masticata e mandata giù a scopi psicoterapeutici.
    Il poeta forgia grimaldelli. E la sua poesia scardina cuori, anche il proprio, più e più volte, tra vocaboli sensibili e pagine vulnerabili..

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    1. Io credo che la poetessa Lussu avesse una conoscenza diversa e più profonda della poesia da quella sopra indicata, che vuole essere solo una forma semplicistica ed ironica di rappresentazione poetica di un sentimento

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    2. Dici che mi sono irretito rimanendo invischiato nel tranello? Chissà.. magari non ha digerito un tradimento.. ;)

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    3. Forse mi sono spiegato male o non ho ben capito io le tue parole, ma mi riferivo alla poetessa e non a te. In altre parole, volevo dire che la Lussu - pur conoscendo bene cos'è la poesia - con questi versi forse intendeva banalizzare, attraverso le sue tre soluzioni, le reazioni emotive al tradimento.

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    4. No perdona tu.. sicuramente dici bene, rileggendo è stato decisamente un gioco a banalizzare, che io ho preso troppo sul serio.. ;)

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    5. OK ciao Franco buona giornata

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  3. Per me è la seconda soluzione, però senza complicazioni :-)
    Francesco

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    1. Te ne assumi la responsabilità...di fronte a tua moglie :)

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  4. Però se la poesia viene conservata ( spesso accade così) diventa anch'essa fonte di innumerevoli disagi, bugie, mediocrità varie.

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    1. La vera poesia, secondo me, è prima di tutto un'espressione artistica, indipendentemente dal suo contenuto e dalle reazioni emotive che può generare

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  5. La poesia crea meno problemi del sesso clandestino?
    Non pratico nè l'uno nè l'altra, ma terrò presente
    😑

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    1. Caro Alberto, ben arrivato qui. Io credo che la poesia non crei alcun problema: è chiaro però che bisogna saperla scrivere. Altrimenti non ci resta che leggere la poesia degli altri. come stiamo facendo in questo momento. Ciao :)

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  6. Caro Pino non so se si sia perso per qualcuno il senso della poesia nel Senso della poesia :)

    Credo che senza volerlo sia uscita fuori una bella forma poetica di noi esseri umani...era questo lo scopo di Joyce Lussu,farci entrare nel problema
    e in una delle tre soluzioni:)

    Buona giornata

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    1. Cara L., nessuno meglio di te ha saputo cogliere la vera essenza di questi versi poetici, che poi era quello che voleva trasmettere la poetessa Lussu, con sottile ironia: farci entrare, in un modo o nell'altro, nella stessa poesia. Grazie e buona serata a te :)

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  7. Sai sono io a ringraziare te davvero ,per la bellezza e lo stimolo interiore che ogni volta offrono i tuoi post .Peccato che non siamo più disincantati nella percezione di quell'essenza delle piccole grandi cose...ma questo lo dico con un velo di tristezza e un po' in generale su tutto,osservando come si muove il mondo.


    Caro Pino ,ma tu come fai a riconoscermi se non mi firmo ?:)

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    1. Chissà quante volte abbiamo detto a una persona: ti riconosco dai passi. Ecco, in un blog i passi sono le parole, dietro alle quali non possiamo nasconderci perché ci identificano. E i tuoi passi/parole ho imparato a riconoscerli. E ad apprezzarli. Hai uno stile, un modo di scrivere molto particolare che nasce dal profondo. I tuoi pensieri non sono mai affrettati, così tanto per scrivere un commento: sono, invece, elaborati, pensati, a volte sofferti e malinconici che rimandano, sempre, ad una ricerca spirituale. Non sono per niente anonimi, i tuoi pensieri: sono chiari e firmati che svelano un’anima molto sensibile. Insomma - cara L. - non puoi affatto nasconderti dietro quel nik “anonimo”. Hai un marchio di fabbrica che ti accompagna ovunque. Sorrido!
      In questi ultimi tempi – e stiamo vivendo brutti tempi, purtroppo – scrivo di meno, e quando lo faccio parlo soprattutto di libri, usando sempre più spesso i pensieri dei Grandi dell’arte e della letteratura, che sono molto più belli e autorevoli dei miei, per quanto possano essere “disincantati”. Sono le mie fonti salvifiche, le uniche che portano e garantiscono quella salvezza spirituale e umana di cui tutti noi, in questo momento, abbiamo bisogno. Se vogliamo veramente salvarci. Un caro saluto :)

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    2. Beh non mi aspettavo una risposta così ben articolata,adesso con questo "marchio di fabbrica" tutti potrebbero riconoscermi in quanto omonima dell'anonimato :))

      Ho rafforzato le parentesi spero che voglia dire che sorrido ancora di più ...

      Torno seria e ti ringrazio con commozione per la tua essenza che è riuscita a cogliere in modo così sottile anche la mia...eh sì i miei pensieri a volte sono un po' sofferti ,
      malinconici e di rimando a quella ricerca spirituale che per me è fondamentale nella nostra esistenza.Colpa di questa velocità e del voler apparire per ciò che purtroppo non si è ,ma si vuol diventare a tutti i costi e con tutti i mezzi, a costo di spogliarsi del proprio Sé per conformarsi a quella massa e per acquisire il titolo all 'Esistenza se non attraverso questa sorta di omologazione . Ovviamente anche un uso sbagliato ed eccessivo di questa tecnologia ci sta allontanando terribilmente da quella che è la nostra vera essenza ,la nostra natura interiore.

      Franco Arminio dice bene quando guardandosi attorno vede tanti iperconnessi ,privi di sentimento , con lo sguardo fisso al cellulare ,simili a degli infermi che camminano .La rete ha sostituito i nostri passi ,quelli che una volta facevamo con le nostre gambe e che ci permettevano di meravigliarci ,oggi li facciamo da seduti nell'indifferenza con gli occhi fissi su uno schermo.Poi con questa situazione si riesce ad immaginare quanto la rete riesca meglio a catturare quegli occhi e ad assorbirne i sensi .

      Sai... ho trascorso due giornate meravigliose a contatto con la natura sotto gli ulivi in raccolta ,ero stanca ma davvero grata per essermi sentita a casa,respirare il contatto stesso con quel pezzo di terra e cielo .Notavo però quanta pace e quiete tutto intorno ...come se la natura beneficiasse dell'assenza umana e in qualche modo sia intenta a riprendersi i suoi spazi e la sua bellezza.Attorno a quella zona si scorgono dei ruderi abbandonati ma che comunicano ancora oggi il passato di vite vissute con sacrifici e valori ormai perduti.

      Ma è proprio per questa forma di assopimento che lo spirito è inquieto e si rifugia nonostante tutto in quella forma di bellezza in cui ancora crede e sa che esiste!

      L'ultima parte del tuo commento è la continuità da dove io mi fermo...


      p.s
      Grazie di cuore e chiedo scusa per questo fuori post...



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    3. Qualsiasi post venga scritto può far nascere, in chi lo legge, pensieri, sensazioni e riflessioni anche diversi, che solo apparentemente sembrano divergere dallo stesso: quindi, tranquilla, non sei andata fuori tema. E le tue parole mi trovano totalmente d’accordo quando scrivi che “un uso sbagliato ed eccessivo di questa tecnologia ci sta allontanando terribilmente da quella che è la nostra vera essenza ,la nostra natura interiore”. E - sappi - che nessuno meglio di me può comprendere quanto sia bello e rilassante trascorrere una giornata “a contatto con la natura sotto gli ulivi in raccolta”. Buona serata Anonimo (si fa per dire)… :))

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