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giovedì 3 settembre 2020

I vecchi dei paesi sono belli

 


Amo Franco Arminio: la sua poesia semplice e diretta, ma nello stesso tempo raffinata; le sue appassionate riflessioni sulla natura, sui sentimenti, sulla vita e sulla morte; la sua struggente attenzione ai paesi, “creature in bilico”, come si definisce lui stesso; la sua filosofia di vita, il suo modo di essere controcorrente e “rivoluzionario”, perché oggi “essere rivoluzionari significa togliere più che aggiungere, rallentare più che accelerare, significa dare valore al silenzio, alla luce, alla fragilità alla dolcezza”.

Franco Arminio – ha scritto Roberto Saviano – è uno dei poeti più importanti di questo paese. Egli ti stimola a leggere poesie ad alta voce e afferma che “il centro del mondo” non è molto lontano da te, “è nelle vie secondarie” e ti aspetta “dove non ti aspetti niente”. Franco Arminio ti invita a guardare le cose che ti circondano con dolcezza e con clemenza, a “chinarti su un mendicante”, a lottare “fino a rimanere senza fiato”, a non avere paura di “scendere verso il fondo a rischio di annegare”; ti invita a prestare attenzione “ a chi cade, al sole che nasce e che muore, ai ragazzi che crescono, attenzione anche a un semplice lampione, a un muro scrostato”.

Bisogna ripartire dai paesi, “riabitare i paesi”, come dice Franco Arminio. E per riabitare i paesi non servono soldi, perché quelli a volte li rendono più brutti, ma “servono piccoli miracoli, miracoli talmente piccoli che li possono fare uomini qualunque, quelli che vediamo in piazza, quelli a cui non chiediamo niente, quelli che ci sembrano perduti…per riabitare i paesi bisogna credere ai ragazzi che sono rimasti e a quelli che potrebbero tornare”. E poi bisogna credere  e avere fiducia nei suoi vecchi, perché

“I vecchi dei paesi

sono belli,

parlano una lingua che distende,

hanno un senso di innocenza,

e quando si lamentano

sembra che più nulla ormai li offenda.

Quando voglio stare bene al mondo

io so dove andare:

devo andare in un paese a parlare

con i vecchi”

         


10 commenti:

  1. Noto che nel tuo blog Franco Arminio occupa uno spazio speciale in diversi tuoi post,e mi fa molto piacere.

    Qui ci sono dei suoi passi che ho avuto modo di approfondire alcuni anni fa.Ammetto che anche a me piace quel suo senso spirituale che emerge profondamente dai suoi scritti,e non mi stupisce piu di tanto che vengano riportati quindi nel tuo spazio.

    Buonaserata e bentornato...


    L

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    1. Bentrovata L.
      Si, Arminio trova molto spazio nel mio blog e continuerà a trovarne. E' un personaggio sui generis, di quelli che piacciono tanto a me. E mi fa piacere sapere che anche a te piace "quel suo senso spirituale che emerge profondamente dai suoi scritti". E da quel suo sguardo velato di malinconia. Ho letto e riletto, durante questa estate, il suo libro di poesie "Cedi la strada agli alberi" da cui ho tratto i versi sopra riportati.
      Buona serata a te. E grazie

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  2. Non lo conoscevo ma cercherò di conoscerlo. Grazie.

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    1. E' un poeta che racconta i paesi. Lui si definisce un paesologo.

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  3. Nel mio vagare estivo per borghi semi deserti, ho sempre avuto un occhio di riguardo per i residenti silenti e curiosi, che ti salutano con un sorriso, e non capiscono come sei arrivato fino a loro, tra vicoli e architravi, mentre tu non capisci perché vivi altrove, nel caos, nella fretta e nel rumore...invece di goderti il tempo rallentato che leggi nei loro occhi..

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    1. Vagare per i piccoli paesi, lontani dai circuiti del turismo di massa - lo confesso - è anche la mia passione. Appena posso, scappo dai rumori e dal caos. E quando incontro quei vecchietti che trascorrono le ore seduti davanti alla loro porta di casa o, in compagnia, sul sagrato della loro chiesetta, mi fermo sempre ad osservarli, scambiando con loro anche qualche parola. Niente a che vedere con i loro coetanei di città, seduti su una panchina all’interno di qualche prato spelacchiato di periferia, tormentati dai rumori delle macchine, soffocati dallo smog e nascosti dagli enormi cartelloni pubblicitari che tolgono loro anche la poca aria che respirano. I primi - caro Franco - mi trasmettono sentimenti di serenità e di tranquillità, i secondi di tristezza e di spaesamento.

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  4. E' l'invito a prestare attenzione l'elemento che più mi colpisce.
    Conosco Franco Arminio e la sua "storia", di recente è stato anche protagonista di una bellissima puntata del programma di Domenico Iannaccone.
    Prestare attenzione significa anche distogliere l'attenzione da dove e da chi vuole attenzione solo per sé, per un sé fuori dal mondo e dalla vita vera.
    Prestare attenzione significa anche ascoltare e qui spesso si tratta di un ascolto rivolto al silenzio/ai silenzi, anche alle cose naturalmente mute, come un albero, per esempio, purché piene di significato.
    Che insopportabile stanchezza viene da certo parlare ossessivo, sempre sugli stessi argomenti, come se i propri argomenti
    fossero gli unici cui dare credito e attenzione.
    Ecco, secondo me, Arminio è questo: un uomo che dà attenzione e spesso regala "parole per dire" le cose e le persone cui abitualmente non diamo troppa attenzione, ubriacati e vessati da parole e immagini che divorano tutto e non sanno di nulla.
    Ciao, Pino.

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    1. Sabina...bentornata! Grazie per il tuo bel commento che arricchisce il mio post. Si, prestare attenzione significa innanzitutto guardare con altri occhi. Mi piace qui riportare un'altra poesia di Arminio che dice:

      Prendi un angolo del tuo paese
      e fallo sacro,
      vai a fargli visita prima di partire
      e quando torni.
      Stai molto di più all'aria aperta.
      Ascolta un anziano, lascia che parli della sua vita.
      Leggi poesie ad alta voce.
      Esprimi ammirazione per qualcuno.
      Esci all'alba ogni tanto.
      Passa un pò di tempo vicino a un animale,
      prova a sentire il mondo
      con gli occhi di una mosca,
      con le zampe di un cane.

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  5. bellissimo questo omaggio a Franco Arminio, un poeta mai ovvio che sa stupire con la profonda semplicità dei suoi pensieri.
    massimolegnani

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    1. Grazie Carlo: dici bene, Arminio "sa stupire con la profonda semplicità dei suoi pensieri"

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