giovedì 3 gennaio 2019

Io non ho nulla da dire



Aver qualcosa da dire
nel mondo a se stessi, alla gente.
Che cosa ? Non so veramente
perché io non ho nulla da dire.

Che cosa ? Io non so veramente.
Ma ci son quelli che sanno.
Io no - lo confesso a mio danno -
non ho da dir nulla ossia niente.

Perché continuare a mentire,
cercare d’illudersi ? Adesso
ch’io parlo a me mi confesso:
io non ho niente da dire,

eppure tra tante persone,
tra tanti culti colleghi
io sfido a trovar chi mi neghi
d’aver questa o quella opinione,

e forse mia madre, la sola
che veda ora in me fino in fondo,
è certa che anch’io venni al mondo
per dire una grande parola.

Gli amici discutono d’arte,
di Dio, di politica, d’altro:
e c’è chi mi crede il più scaltro
perché mi fo un poco in disparte;

qualcuno vorrebbe sentire
da me qualcosa di più.
“Hai nulla da aggiungere tu ?”
“Io, no, non ho niente da dire.”

E’ triste. Credetelo, in fondo,
è triste. Non essere niente.
Sfuggire così facilmente
a tutte le noie del mondo.

Sentirsi nell’anima il vuoto
Quando altri più parla e ragiona.
Veder quella brava persona
imporsi un gran compito ignoto.

E quelli che chiedono a un tratto:
“Che avresti tu detto al mio posto ?”
“Io….Non avrei forse risposto….
Io….mi sarei finto distratto…”

Non aver nulla, né mire,
né bei sopraccapi, né vizi;
osar fino in mezzo ai comizi:
“No, sa ? Non ho niente da dire.”

Ed esser creduto un insonne,
un uomo che veglia sui libri,
un’anima ardita che vibri
da tutto uno stuolo di donne.

“Mi dica, sua madre che dice ?
Io so dai suoi libri che adora
sua madre. Nevvero signora ?
nevvero che è tanto felice ?

Un figlio ! Vederlo salire,
seguirne il pensiero profondo…”
ed io son l’unico al mondo
che non ha niente da dire.

Marino Moretti

2 commenti:

  1. mi sembra così a disagio...

    è una scelta molto saggia il
    silenzio in effetti. non c’è nulla da dire.
    personalmente mi pento anche di avere ricominciato a parlare.

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  2. Oggi siamo sommersi dalle parole. Certo, anche dalle nostre. Ci sono tante occasioni in cui si dovrebbe stare in silenzio. Ma non sappiamo sfruttarle. Diceva un filosofo dell'antichità di cui ora mi sfugge il nome che si deve smettere di tacere solo quando si ha qualche cosa da dire che valga più del silenzio.

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