giovedì 20 febbraio 2014

Gli idioti


Abbiamo finalmente saputo da degni rappresentanti della cosiddetta politica che gli idioti, in questo paese, si dividono in due grosse categorie: gli utili e gli inutili. Gli utili idioti fanno parte della maggioranza che governa l’Italia, mentre quelli inutili si danno da fare per ritornare in quella stessa maggioranza che li ha visti protagonisti nel recente passato. Insomma, stanno studiando per poter passare alla categoria superiore, quella degli utili idioti. C’è da dire, comunque, che le due categorie – nonostante le apparenti diversità riscontrabili solo nell’aggettivo – si equivalgono per incompetenza, per cinismo e per cialtroneria.
La nostra è una società democratica, dove tutti sono ugualmente idioti. Quindi non è vera la maldicenza secondo la quale in Italia non c’è democrazia. Gli idioti, in politica, stanno sia a destra che a sinistra, sia al centro che in quello spazio indefinibile che viene occupato da tutti gli altri partiti.

Finalmente qualcuno, credendo di offendere gli avversari politici, si è autoproclamato idiota, dando nel contempo la patente di idiota a tutti gli altri che bivaccano e tirano a campare – ormai da anni - nei partiti, nel governo e nel parlamento, pagati profumatamente con i soldi nostri. Costoro si nutrono di risorse pubbliche e di promesse, di annunci roboanti e di menzogne e si caratterizzano per non aver mai lavorato un giorno in vita loro.

Ma non crediate che gli idioti attecchiscano solo in politica! Abbondano anche nella cosiddetta società civile: che è sempre meno civile, basta guardarsi un po’ i giro. E se in politica gli idioti sono utili/inutili, nella nostra quotidianità sono idioti e basta. E una società di idioti non può che proliferare sempre di più e generare nuovi idioti, a loro immagine e somiglianza.
La stupidità, purtroppo, è una delle più gravi malattie dei nostri giorni: è una malattia infettiva. Infatti un idiota non può che associarsi con un idiota e circondarsi di idioti. Naturalmente un idiota ama anche cingersi di oggetti idioti e seguire le mode idiote: capita così di vedere i proprietari dei suv che usano esclusivamente in città quel mezzo che li “eleva” e che parcheggiano solo sulle strisce pedonali. Altri si riconoscono facilmente per strada: stanno sempre con il telefonino, ultimo modello, incollato all’orecchio ed urlano le loro amenità per far sapere, a coloro che non li avessero individuati, quanto sono idioti. E poi l’avete mai visti quei signori di una certa età, con la pancetta, che vanno in giro in tuta griffata, con le scarpe della nike e portano in giro sui loro corpi tatuati frasi o disegni idioti? E che dire di quelli che stanno in fila due giorni di seguito (giorno e notte) per accaparrarsi  il nuovo modello di iphone e poterlo mostrare compiaciuti ai loro amici idioti ? Non parliamo, poi, degli idioti da stadio, che inalberano sugli spalti vessilli idioti e scaricano le proprie frustrazioni con atti di violenza. E mi fermo qui: l’elenco sarebbe troppo lungo.
Naturalmente una società di idioti non può che riconoscersi in una televisione idiota, che li tranquillizzi e li faccia sentire sempre a proprio agio: assistiamo quindi ai concorsi per miss idiota, ai festival degli idioti, ai quiz e alle sfide per idioti ai talk show frequentati sempre dalle stesse facce da idiota, sia di destra che di sinistra (la par condicio è d’obbligo) che si confrontano (si fa per dire) in sterili dibattiti dove la verità e la menzogna hanno pari dignità.
Intanto le persone intelligenti vengono emarginate. E soffrono. Gli idioti invece vengono premiati. E sono felici.

“Molta sapienza molto affanno. Chi accresce il sapere, aumenta il dolore”. Così dice Qoèlet.
Ma per essere ricchi e felici in questa nostra società bisogna essere idioti ?

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