Abbiamo finalmente saputo da degni
rappresentanti della cosiddetta politica che gli idioti, in questo paese, si
dividono in due grosse categorie: gli utili e gli inutili. Gli utili idioti
fanno parte della maggioranza che governa l’Italia, mentre quelli inutili si danno
da fare per ritornare in quella stessa maggioranza che li ha visti protagonisti
nel recente passato. Insomma, stanno studiando per poter passare alla categoria
superiore, quella degli utili idioti. C’è da dire, comunque, che le due
categorie – nonostante le apparenti diversità riscontrabili solo nell’aggettivo
– si equivalgono per incompetenza, per cinismo e per cialtroneria.
La nostra è una società
democratica, dove tutti sono ugualmente idioti. Quindi non è vera la maldicenza
secondo la quale in Italia non c’è democrazia. Gli idioti, in politica, stanno
sia a destra che a sinistra, sia al centro che in quello spazio indefinibile
che viene occupato da tutti gli altri partiti.
Finalmente qualcuno, credendo di
offendere gli avversari politici, si è autoproclamato idiota, dando nel
contempo la patente di idiota a tutti gli altri che bivaccano e tirano a
campare – ormai da anni - nei partiti, nel governo e nel parlamento, pagati
profumatamente con i soldi nostri. Costoro si nutrono di risorse pubbliche e di
promesse, di annunci roboanti e di menzogne e si caratterizzano per non aver
mai lavorato un giorno in vita loro.
Ma non crediate che gli idioti attecchiscano
solo in politica! Abbondano anche nella cosiddetta società civile: che è sempre
meno civile, basta guardarsi un po’ i giro. E se in politica gli idioti sono
utili/inutili, nella nostra quotidianità sono idioti e basta. E una società di
idioti non può che proliferare sempre di più e generare nuovi idioti, a loro
immagine e somiglianza.
La stupidità, purtroppo, è una
delle più gravi malattie dei nostri giorni: è una malattia infettiva. Infatti
un idiota non può che associarsi con un idiota e circondarsi di idioti.
Naturalmente un idiota ama anche cingersi di oggetti idioti e seguire le mode
idiote: capita così di vedere i proprietari dei suv che usano esclusivamente in
città quel mezzo che li “eleva” e che parcheggiano solo sulle strisce pedonali.
Altri si riconoscono facilmente per strada: stanno sempre con il telefonino,
ultimo modello, incollato all’orecchio ed urlano le loro amenità per far
sapere, a coloro che non li avessero individuati, quanto sono idioti. E poi
l’avete mai visti quei signori di una certa età, con la pancetta, che vanno in
giro in tuta griffata, con le scarpe della nike e portano in giro sui loro
corpi tatuati frasi o disegni idioti? E che dire di quelli che stanno in fila
due giorni di seguito (giorno e notte) per accaparrarsi il nuovo modello di iphone e poterlo mostrare compiaciuti
ai loro amici idioti ? Non parliamo, poi, degli idioti da stadio, che
inalberano sugli spalti vessilli idioti e scaricano le proprie frustrazioni con
atti di violenza. E mi fermo qui: l’elenco sarebbe troppo lungo.
Naturalmente una società di
idioti non può che riconoscersi in una televisione idiota, che li tranquillizzi
e li faccia sentire sempre a proprio agio: assistiamo quindi ai concorsi per
miss idiota, ai festival degli idioti, ai quiz e alle sfide per idioti ai talk
show frequentati sempre dalle stesse facce da idiota, sia di destra che di
sinistra (la par condicio è d’obbligo) che si confrontano (si fa per dire) in
sterili dibattiti dove la verità e la menzogna hanno pari dignità.
Intanto le persone intelligenti
vengono emarginate. E soffrono. Gli idioti invece vengono premiati. E sono
felici.
“Molta sapienza molto affanno.
Chi accresce il sapere, aumenta il dolore”. Così dice Qoèlet.
Ma per essere ricchi e felici in
questa nostra società bisogna essere idioti ?
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