Natale è alle porte.
Se dovessi fare un albero di natale addobbato con i libri
che si vedono esposti in tutte le vetrine delle librerie – pare che siano
attualmente i capolavori più venduti (de gustibus non disputandum est!) - il
risultato sarebbe, per quanto mi riguarda, molto sconfortante: un albero
decisamente kitsch, dal gusto estetico/letterario assai improbabile.
Un guazzabuglio di pseudo scrittori, che hanno il solo
merito di essere personaggi noti del mondo dello sport e dello spettacolo, che
fanno passerella in tutte le trasmissioni televisive per presentare i loro
capolavori.
Sulla sommità dell’albero, come una stella cometa –
immancabile strenna natalizia- metterei l’ultimo libro di Bruno Vespa: Sale,
zucchero e caffè.
Poi, come tante palle colorate:E’ pronto di Benedetta Parodi
Io nascerò di Loretta Goggi
Io ti voglio di Irene Cao
La vita non è in rima di Luciano Ligabue
La strada verso casa di Fabrizio Volo
Giocare da uomo di Javier Zanetti
Moscerine di Anna Marchesini
True. La mia storia di Mike Tyson
Open. La mia storia di Andre Agassi
Penso, quindi gioco di Andrea Pirlo
Testa, cuore e gambe di Antonio Conte
Cinquanta sfumature di grigio (oppure di nero o di rosso) di E.L. James
Tutto sommato di Gigi Proietti
L’oroscopo 2014 di Paolo Fox
Occhio allo spreco. Consumare meno e vivere meglio di Cristina Gabetti.
Per potersi reggere, un albero così carico di sapere ha
bisogno di una base molto solida. E allora cosa c’è di meglio di quattro
autentici pilastri della letteratura mondiale, che vanno per la maggiore, utilizzati a mò di piattaforma
come:
L’inverno del mondo di Ken Follet
Joyland di Stephen KingLetto di ossa di Patricia Cornwell
Inferno di Dan Brown
Sono gradite altre palle colorate....Buon Natale
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