tag:blogger.com,1999:blog-389364303601026081.post2250960355329478291..comments2024-03-28T11:28:26.281-07:00Comments on pagine ingiallite: Lo scopo dell’arte: non fare soldi ma educarePinohttp://www.blogger.com/profile/14953002714967855572noreply@blogger.comBlogger4125tag:blogger.com,1999:blog-389364303601026081.post-11878452993933400102018-03-05T02:13:03.976-08:002018-03-05T02:13:03.976-08:00Il problema è che se la gente corre alla mostra e ...Il problema è che se la gente corre alla mostra e fa la fila per partecipare all'evento mediatico, e poi non entra mai in un museo - dove magari potrebbe trovare gli stessi capolavori - una riflessione certamente si pone. Hanno recentemente fatto una mostra sul "ritorno al barocco" spendendo molti soldi, mentre i tanti capolavori barocchi che si trovano nelle chiese o l'architettura barocca di tante nostre città d'arte cadono letteralmente a pezzi. Questo, per dire, che preferiamo gli "eventi commerciali" alla manutenzione del patrimonio. Così come preferiamo - ma questo è un altro discorso - le grandi opere alla manutenzione del territorio. Grazie per il tuo commento, Daniele.Pinohttps://www.blogger.com/profile/14953002714967855572noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-389364303601026081.post-64288680502688864172018-03-05T01:20:32.602-08:002018-03-05T01:20:32.602-08:00Concordo sul principio che sanscice l'autore, ...Concordo sul principio che sanscice l'autore, non penso però che ci siano così tante mostre "nazional-popolari" ma forse solo strutturate in maniera più moderna. Al Ducale di Genova ci sono state tante mostre importanti (Munch, la Kahlo, Picasso al momento) e non mi pare siano state o siano "imprese commerciali".Daniele Verzetti il Rockpoeta®https://www.blogger.com/profile/14564803226209249365noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-389364303601026081.post-51860617361123496102018-03-03T09:30:41.656-08:002018-03-03T09:30:41.656-08:00Non credo che Montanari sia un sostenitore dell...Non credo che Montanari sia un sostenitore dell'arte per le elites in contrapposizione all'arte per le masse. No. E' proprio il contrario. Per lui l'arte è di tutti. E proprio perché è un bene comune, non può e non deve diventare un bene di mercato; il mercato forma clienti, non cittadini informati. A volte si costruisce un "evento", gestito da privati (che si arricchiscono), intorno ad un artista i cui dipinti potrebbero essere facilmente ammirati, senza pagare un biglietto, se la gente sapesse dove trovarli e fosse leggermente informata. A Roma, per esempio, esiste un ciclo pittorico del Caravaggio nella chiesa di San Luigi dei Francesi, che non tutti conoscono. Se, invece, viene allestita a Roma una mostra su Caravaggio, subito parte la grancassa mediatica per far conoscere "l'evento". E la gente corre a fare la fila. Ma può anche succedere che una star come Madonna venga in Italia (giugno 2012) e per poter visitare gli Uffizi, gli stessi vengano chiusi al pubblico affinché la "divina" non abbia tra i piedi "il popolo italiano" a cui appartengono. Ecco, il prof. Montanari mette in discussione questo modo di fare arte che non ci aiuta a diventare cittadini, ma ci rende clienti passivi. Ciao Carlo. Un caro saluto.Pinohttps://www.blogger.com/profile/14953002714967855572noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-389364303601026081.post-47085617730485861952018-03-03T05:28:40.790-08:002018-03-03T05:28:40.790-08:00onestamente sono perplesso. da una parte condivido...onestamente sono perplesso. da una parte condivido la maggior parte delle considerazioni del professor Montanari, dall'altra percepisco nelle sue parole un certo assolutismo utopico. Vorrebbe un'arte incontaminata dal denaro e dal "provincialismo culturale" delle masse. Un'arte arroccata nella correttezza dei percorsi culturali privi di scorciatoie e di facili richiami per le folle.<br />massimolegnani carlo49calatihttps://www.blogger.com/profile/11069161806501486571noreply@blogger.com