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domenica 12 giugno 2016

Quando non esisteva il cellulare...



Quando non esisteva il cellulare, c’era ancora la privacy, e se avevi la necessità di fare urgentemente una telefonata fuori casa, le solide porte a fisarmonica di una cabina telefonica ti proteggevano da occhi e orecchie indiscrete;
quando non esisteva il cellulare, un momento per staccare dal lavoro si trovava sempre, a pranzo si poteva finalmente chiacchierare con chi ti stava seduto accanto, nessuno ti poteva disturbare al mare o il giorno del matrimonio di tuo figlio;

quando non esisteva il cellulare, era ancora possibile ascoltare quel rigenerante e rispettoso silenzio di fondo nei ristoranti, nei bar, sui treni, sugli autobus, negli ascensori, ai funerali, nelle sale di attesa;

quando non esisteva il cellulare, nessuno ti poteva controllare, pedinare, spiare, seguire passo dopo passo;

quando non esisteva il cellulare, si poteva leggere in santa pace nello scompartimento di un treno, tanto la signora che ti sedeva di fronte si addormentava subito a bocca aperta;
quando non esisteva il cellulare, guardavi sempre con commiserazione quel povero matto che per strada gesticolava e parlava da solo ad alta voce;

quando non esisteva il cellulare, era facile incontrare sui mezzi pubblici qualcuno che leggeva un libro, sfogliava un giornale o chiacchierava col vicino;
quando non esisteva il cellulare, la gente era meno ansiosa perché non doveva fare uno squillo ad ogni passo;

quando non esisteva il cellulare, nessuno ancora era affetto dalla sindrome da macchina fotografica;
quando non esisteva il cellulare, nessuno ancora immaginava che un giorno un piccolo strumento potesse diventare la peggiore tra le schiavitù;

quando non esisteva il cellulare, l’idiota non era facilmente riconoscibile perché non parlava;
quando non esisteva il cellulare…

22 commenti:

  1. Ma come fai a non avere un cellulare? Se hai un'urgenza a chi ti rivolgi, visto che non esistono più cabine telefoniche? Piero

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    1. Caro Piero, se ho un'urgenza comunico con i segnali di fumo. :-) A parte gli scherzi, il problema davvero si pone. Infatti, proprio ieri, tornando a casa ho trovato la pasta un po' scotta. Se avessi avuto a mia disposizione un cellulare avrei potuto chiamare mia moglie per dirle: butta la pasta che sto per arrivare. Sapessi quante di queste telefonate urgenti mi capita di ascoltare! Ciao :-)

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  2. Si, alle volte quando tiro fuori un libro nelle sale d'attesa, mi sento un ufo.

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  3. hai ragione, è l'abuso che se ne fa che è deleterio. forse è davvero una droga, che una volta che ci si assuefa è impossibile tornare indietro.
    massimolegnani

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    1. E' una droga, dici bene. Proprio oggi sentivo una signora di una certa età che alla sua amica diceva: senza il telefonino mi sentirei perduta. Ma il telefonino è stato inventato solo qualche anno fa, mica nel Settecento? Non so che pensare!

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  4. ciao Remigio,
    bella riflessione, l'elenco potrebbe essere interminabile. Personalmente non sono contrario alla tecnologia ma credo che il cellulare, soprattutto quello last generation, abbia cambiato la vita di miliardi di individui, più ancora che la tv, l'automobile e lo stesso internet. Vado spesso a teatro e al cinema, ormai si è quasi azzerato il vociare che precedeva l'inizio dello spettacolo o del film. E' deprimente guardarsi intorno e constatare che ragazzi, adulti e pure anziani, siano impegnati a smanettare sul cell. Non per tirare fuori frasi fatte ma credo, fermamente, che ogni strumento sia deleterio se non ben gestito, un conto è poter contare su una comodità, un altro è divenirne schiavi.

    un caro saluto

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    1. Ciao Tads,
      si, l'elenco potrebbe essere interminabile. Nonostante io non abbia un telefonino (se devo fare una telefonata uso il telefono di casa), devo dire che anch'io non sono contrario alla tecnologia: per fortuna c’è internet, altrimenti non potrei comunicare con te. E sono d’accordo con te quando affermi che è deleterio non lo strumento quanto l’uso che se ne fa. Il telefonino, nel bene e nel male, è assurto a simbolo dell’incomunicabilità dei nostri tempi, diventando l’amico più sicuro e affidabile. Rende distante ed estraneo chi è seduto accanto a noi e vicino chi, invece, è lontano. Divide, anziché unire. Nessuno sente più il bisogno e l’urgenza di parlare e di stare con chi gli sta seduto di fronte. Non succede più neppure sul treno. Una volta esistevano quelli che ti raccontavano tutta la loro vita. Ora è cambiato il metodo: te la raccontano lo stesso, però attraverso la telefonata. Si rivolgono ad uno che sta lontano per parlare a te che gli stai vicino. Sembra quasi che sia più importante chi si trova altrove e tutto il resto passa in second’ordine. Fai l’esempio del teatro, che è davvero calzante. Io abito a Roma e prendo spesso la metropolitana; ebbene la scena che vedo è sempre la stessa: tutti gli occhi sono puntati su quell’oggetto del desiderio. Se tu entrassi nudo, nessuno se ne accorgerebbe e nessuno ti degnerebbe di uno sguardo. :-) Un caro saluto

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  5. io sono una persona decisamente social, attaccata in modo viscerale al proprio smartphone, e con una propensione per il controllo... un connubio decisamente poco positivo!
    tutte le volte che posso leggo, libri veri su carta, ma alle volte mi sono trovata molto più presa dal mio cellulare che da altro...

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    1. E' davvero difficile non diventare schiavi del cellullare: ed è quello che sta succedendo. Lo si consulta in maniera nevrotica perché altrimenti si ha l'impressione di non esistere. Secondo me bisognerebbe spegnerlo più volte durante la giornata, soprattutto in certe occasioni, proprio per evitare dipendenza e rompere quella smania di controllarlo continuamente in cerca di messaggi, notizie, chiamate perse, pagine facebook. E' la droga del terzo millennio.

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  6. Quando non esisteva il cellulare...
    Si faceva tutto. Comunque. E si stava bene lo stesso.

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    1. Concordo: infatti a me non serve. Spero comunque che oggi, con il telefonino, si stia ancora meglio. La gente dovrebbe solo imparare ad usarlo. Ma non vedo nessuna campagna di educazione e di persuasione in tal senso.

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  7. Adesso anch'io ho il cellulare, ma lo amo così tanto che il più delle volte lo dimentico a casa... :D
    Come dice TADS il cellulare è un oggetto utile in certe situazioni, ma per tutte le altre si potrebbe farne a meno. Dunque è una tecnologia da usare con intelligenza e non, come fanno ormai tutti, un modo per estraniarsi dal mondo che ci circonda. Comunicare tanto per non comunicare con nessuno..., verrebbe da dire.
    Nicola

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  8. Anch'io lo amo molto...ma non ho ancora deciso quale modello comprare. Ciao nicola

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  9. tutto vero, soprattutto la penultima delle cose che hai scritto...

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    1. Per non essere schiavi basta spegnerlo quando non ci serve...

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